Federpesca: proroga fermo pesca pesante ma evita infrazione Ue
Roma, 31 ott. (askanews) – L’estensione del fermo pesca di un ulteriore mese rappresenta una misura “estremamente gravosa” per le imprese e per i lavoratori del settore, che si aggiunge a una compressione dell’attività produttiva “ormai oltre i limiti della sostenibilità economica e sociale”. Tuttavia, rispetto all’ipotesi iniziale di una chiusura totale fino a dicembre o del divieto di pesca in tutta la fascia costiera fino a quattro miglia dalla costa, la proroga al 30 novembre “è stata l’unica soluzione praticabile per evitare l’apertura di una procedura di infrazione da parte delle istituzioni europee”. Lo sottolinea in una nota Federpesca, a pochi giorni dalla pubblicazione del decreto ministeriale che dispone la proroga del fermo pesca fino al 30 novembre, a seguito di una lunga trattativa con la Commissione europea, che aveva ipotizzato il divieto dell’attività di pesca a strascico su tutto il Mar Tirreno fino alla fine dell’anno.
“Questa situazione – commenta Francesca Biondo, direttrice di Federpesca – conferma l’urgenza di rivedere il sistema di calcolo delle giornate di pesca e, soprattutto, di garantire alle imprese maggiore certezza e flessibilità, per consentire una reale programmazione dell’attività, che quest’anno sarà fortemente compromessa. È necessaria la convocazione immediata di un tavolo tecnico di confronto con il settore, per definire per il 2026 un numero adeguato di giornate di pesca e regole certe per le imprese, in modo da assicurare stabilità e sostenibilità al comparto”.
“Ora è necessario assicurare tempi rapidi per l’erogazione degli indennizzi previsti a compensazione del fermo, oltre che rafforzare il sostegno alle organizzazioni di produttori, che svolgono un ruolo fondamentale nel coordinamento e nella valorizzazione della filiera ittica nazionale”, ha concluso Biondo.
