Primo incontro tra Hegseth e ministro della Difesa cinese
Roma, 31 ott. (askanews) – All’indomani dell’atteso summit tra il presidente Usa Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, il segretario alla guerra americano Pete Hegseth, ha incontrato oggi per la prima volta di persona il ministro della Difesa cinese, Dong Jun, a margine della riunione dei ministri della Difesa dell’Asean a Kuala Lumpur, in Malaysia. L’incontro è stato descritto da entrambe le parti come “costruttivo”.
Si è trattato del primo faccia a faccia tra i responsabili della Difesa di Cina e Stati uniti dal ritorno di Trump alla Casa Bianca. I due ministri avevano avuto un colloquio telefonico a settembre.
In un post sui social media, Hegseth ha definito il colloquio “buono e costruttivo”, ribadendo che “gli Stati uniti non cercano il conflitto” e che “continueranno a discutere con l’Esercito popolare di liberazione su questioni di interesse reciproco”.
Dal canto suo, Dong ha affermato che la Cina “rimane impegnata nello sviluppo pacifico” ma “difenderà con determinazione i propri interessi di sicurezza nazionale”, precisando che Pechino “è pienamente in grado di rispondere a ogni provocazione o violazione”.
“Ci auguriamo che gli Stati uniti traducano in azioni concrete le loro dichiarazioni di non voler contenere la Cina e di non cercare il conflitto”, ha dichiarato Dong, secondo una nota del ministero della Difesa cinese. “I due paesi dovrebbero rafforzare la comunicazione a livello decisionale per accrescere la fiducia e ridurre i sospetti, incoraggiando università, accademia e comunità strategica a sostenere l’esplorazione del modo corretto di coesistenza tra i due eserciti”.
Dong ha aggiunto che il recente incontro tra Xi e Trump in Corea del Sud “ha fornito una guida strategica per lo sviluppo stabile delle relazioni bilaterali”, sottolineando che entrambi i paesi devono “impegnarsi per attuare il consenso raggiunto dai capi di Stato”.
Nel corso del colloquio è stato affrontato anche il tema di Taiwan. Dong ha invitato Washington “a essere prudente nelle parole e nelle azioni sulla questione di Taiwan” e a “opporsi inequivocabilmente all’indipendenza dell’isola”, affermando che “la riunificazione delle due sponde dello Stretto di Taiwan è una tendenza storica inarrestabile”.
Hegseth ha espresso preoccupazione per le attività cinesi nel Mar cinese meridionale e nello Stretto di Taiwan, confermando di aver incontrato anche il ministro della Difesa filippino Gilberto Teodoro per discutere della cooperazione bilaterale. “Lavoreremo – ha scritto sui social – instancabilmente per ristabilire la deterrenza nel Mar cinese meridionale e rafforzare la nostra alleanza”.
Il tono dell’incontro è apparso nettamente più cordiale rispetto a precedenti occasioni. Nel maggio dello scorso anno, Dong aveva accusato l’allora segretario Usa alla Difesa, Lloyd Austin, di aver inviato “un segnale gravemente errato alle forze separatiste pro-indipendenza di Taiwan”, dopo che Washington aveva congratulato il leader taiwanese William Lai per la sua elezione.
