A Campus Bio-Medico di Roma confronto tra diritto, scienza e impresa
Roma, 12 nov. (askanews) – Si apre oggi, all’Università Campus Bio-Medico di Roma (Sala Conferenze Prabb, via Alvaro del Portillo 21), il convegno “Il principio di precauzione: regola di diritto o principio metagiuridico?”, due giornate di lavori (12-13 novembre) dedicate all’evoluzione di un principio centrale nel rapporto tra salute e innovazione, soprattutto in settori “sensibili” come farmaci e alimenti. L’iniziativa esplora come conciliare tutela della salute, progresso tecnologico e certezza delle regole per le imprese, tema cruciale per l’innovazione e la competitività delle filiere produttive.
Promosso nell’ambito del progetto Prin Pnrr “Integral WELLbeing for human flourishing: healthcare and food from an ethical and legal perspective (I-WELL)”, di cui è Principal Investigator il prof. Francesco Bruno, il convegno rappresenta anche l’appuntamento nazionale dell’A.I.D.A., Associazione Italiana di Diritto Alimentare, con la partecipazione dell’Accademia dei Georgofili Sezione Centro Ovest e dell’Università di Pisa.
Sul tavolo, un confronto ad ampio spettro che chiama a raccolta accademici, rappresentanti delle istituzioni e imprese per analizzare le implicazioni giuridiche ed economiche di un principio ormai decisivo nei processi di innovazione, soprattutto in ambiti “sensibili” come quello dei farmaci e degli alimenti.
Nel suo intervento di apertura, il rettore, prof. Rocco Papalia, ha sottolineato come “il principio di precauzione, quando ben fondato su evidenze e proporzionalità, non sia un vincolo ma una leva di innovazione responsabile. È nell’equilibrio tra prudenza scientifica e libertà d’impresa che si misura oggi la vera sostenibilità del progresso”. Una visione che riflette la missione dell’Università Campus Bio-Medico: favorire l’incontro tra ricerca, formazione e industria per una crescita che tenga insieme sviluppo economico, tutela della salute e responsabilità etica.
Tra i protagonisti, Daniele Melis, Comandante dei Carabinieri per la Tutela Agroalimentare; Gianfrancesco Romeo, il Direttore Generale Consumatori e Mercato del Ministero delle Imprese e del Made in Italy; Iside Cesarini, Direttore Generale Mase Coruc; e Antonio Gullo, Prorettore alla didattica con delega alle lauree triennali e magistrali a ciclo unico e al coordinamento del post lauream presso la Luiss Guido Carli.
“Qui si incontrano chimica degli alimenti, valutazione del rischio e governance: un dialogo che l’Università Campus Bio-Medico di Roma promuove per tradurre la scienza in buone regole”, ha spiegato Chiara Fanali, Preside della Facoltà di Scienze e Tecnologie per lo Sviluppo Sostenibile e One Health.
A guidare il dibattito scientifico, il prof. Francesco Bruno, ordinario di diritto ambientale e alimentare e P.I. del progetto I-Well, che evidenzia: “Il principio di precauzione non è un alibi, ma un metodo giuridico che integra scienza, etica ed economia. Una precauzione ben calibrata consente alle filiere agroalimentari e sanitarie di innovare con responsabilità, offrendo ai decisori pubblici criteri verificabili e alle imprese certezza delle regole”.
Il convegno conferma il ruolo dell’Università Campus Bio-Medico di Roma come Hub nazionale di pensiero e piattaforma di dialogo tra ricerca, industria e policymaking, in una fase in cui la sostenibilità normativa e la gestione del rischio rappresentano sfide decisive per la competitività del sistema Paese.
