Angeleri (AssoSoftware): “Passo decisivo per dare certezza agli operatori digitali”
Roma, 2 dic. – Con l’approvazione del DDL Semplificazione attività economiche da parte della Camera dei Deputati, avvenuta la scorsa settimana, torna al centro un tema che riguarda milioni di cittadini, imprese e professionisti: il funzionamento quotidiano dei servizi digitali della Pubblica Amministrazione. A richiamare l’attenzione sul punto è l’articolo 46 del DDL, che mette nero su bianco un problema più volte segnalato da AssoSoftware, l’associaizone di Confindustria delle aziende produttrici di software gestionali: norme di legge improvvise che disegnano adempimenti a carico di imprese e cittadini, spesso, attuate senza tempi adeguati, che rischiano di bloccare l’operatività dei sistemi.
L’articolo prevede infatti che il Legislatore, nel definire qualsiasi adempimento che grava sulle imprese, debba sempre tenere conto anche dei tempi necessari allo sviluppo e al collaudo dei software, rendendo disponibili con congruo anticipo agli operatori del settore tutte le specifiche tecniche necessarie.
“La digitalizzazione funziona solo se le regole tecniche sono stabili e comunicate con anticipo – sottolinea il Presidente di AssoSoftware, Pierfrancesco Angeleri –. La norma inclusa nel DDL Semplificazioni attività economiche va esattamente in questa direzione e riconosce un principio fondamentale: chi sviluppa i software deve poter contare su tempi certi per aggiornare e testare le soluzioni, altrimenti tutto il sistema rischia di incepparsi.
Si tratta di un importante riconoscimento da parte delle istituzioni sul ruolo del software come pilastro della trasformazione digitale del settore pubblico e privato. Va in questa direzione anche l’approvazione dell’ordine del giorno, presentato dall’On. Laura Cavandoli, che impegna il Governo a includere i software gestionali tra i beni immateriali agevolabili nel nuovo Piano Transizione 5.0, prevedendo un criterio di premialità per gli investimenti in soluzioni «Made in UE», iniziativa che auspichiamo venga messa in campo già all’interno della Legge di Bilancio che il Parlamento sta discutendo in questi giorni”.
