Fondi Ue, fermati Federica Mogherini e l’ex ambasciatore Sannino
Roma, 2 dic. (askanews) – La direttrice del Collegio d’Europa ed ex Alto rappresentante dell’Ue per la politica estera, Federica Mogherini, è in stato in fermo nell’ambito di un’indagine su una possibile frode nell’utilizzo dei fondi Ue. Lo riportano, tra gli altri, i media belgi Le Soir e L’Echo. Oggi sono state effettuate perquisizioni presso la sede del servizio europeo per l’azione esterna a Bruxelles (Eeas) e in diversi edifici del Collegio d’Europa a Bruges, nell’ambito dell’indagine condotta dalla Procura europea di Bruxelles su una sospetta frode relativa ai programmi di formazione finanziati dall’Ue per giovani diplomatici. Sarebbero tre le persone fermate, tra cui Mogherini.
I fatti contestati risalgono al periodo 2021-2022 e, secondo la Procura europea, i reati ipotizzati sarebbero “frode nell’aggiudicazione di appalti pubblici, corruzione, conflitto di interessi e violazione del segreto professionale”. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire “se il Collegio d’Europa o i suoi rappresentanti siano stati informati in anticipo dei criteri di selezione” nell’ambito della gara d’appalto indetta dal servizio diplomatico dell’Ue per un programma di formazione.
Come ricorda Le Soir, la Procura europea (Eppo), istituita nel 2021, è un organismo indipendente dell’Ue incaricato di contrastare le frodi ai danni dei fondi Ue e qualsiasi altro reato che leda i suoi interessi finanziari (corruzione, riciclaggio di denaro, frode transfrontaliera in materia di Iva). Questo organismo sovranazionale ha l’incarico di indagare, ma anche di perseguire e di assicurare alla giustizia i responsabili di tali reati, un nuovo potere che non ha l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (Olaf).
Secondo il quotidiano belga Le Soir, la Procura europea ha posto in stato di fermo anche l’ex segretario generale del servizio europeo per l’azione esterna a Bruxelles (Eeas), Stefano Sannino, nell’ambito di un’indagine su una possibile frode nell’utilizzo dei fondi Ue.
