Omicidio Gilardi: interrogatorio fiume per una donna
Da oltre tre ore si troverebbe nell’ufficio del procuratore capo Marilinda Mineccia, la donna che intorno alle 15.30 è stata accompagnata in procura da un funzionario della Squadra Mobile della questura di Aosta. Secondo indiscrezioni si tratterebbe di Cinzia Guizzetti, l’amica, forse la compagna di Giuliano Gilardi, la stessa donna che martedì, all’ora di pranzo, ha rinvenuto il corpo senza vita dell’uomo nella camera da letto del suo appartamento a Saint-Christophe.
Gli inquirenti non lasciano trapelare nulla; ieri, dopo gli interrogatori ai coniugi Mammoliti (Armando, artigiano edile, sposato con Cinzia Guizzetti) sembrava si delineasse un movente passionale; invece gli inquirenti non confermano l’ipotesi.
Sia ieri che quest’oggi gli uomini della Polizia Scientifica hanno effettuato altri rilievi nel piccolo appartamento del borgo di Senin che Gilardi affittava da un amico. Le certosine perquisizioni dei dintorni, tra tombini, fontanili e arbusti non avrebbero portato al risultato sperato e cioè quello di rinvenire l’arma – presumibilmente un coltellaccio – oltre a un oggetto contundente – utilizzati dall’assassino prima per stordire e poi per colpire a morto il povero Gilardi. Non è confermata neppure la notizia secondo la quale sarebbe stato rinvenuto un fazzoletto macchiato di sangue nel pick up grigio argento che Mammoliti utilizza per muoversi tra un cantiere e l’altro. Nessuna restrizione a carico di Mammoliti, nessun nome è iscritto nel registro di reati.
Non è ancora chiaro il movente; non c’è ancora l’arma del delitto: di certo c’è solo l’inaudita violenza con la quale l’assassino ha colpito il povero Gilardi, prima al cuore, poi infierendo sul corpo dell’uomo, che a giudicare dalle ferite sulle mani, ha anche tentato di opporsi al suo aggressore.
(c.t.)