Saint-Vincent, guerra in Consiglio sui dati del turismo
Se l’è presa a male l’assessore al Turismo di Saint-Vincent che di provocatorio, nella richiesta di dimissioni dell’opposizione, non ha trovato nulla. Ma di reale volontà di ‘chiedere la sua testa sì’. Nel mirino l’assessore ci è finita per i dati turistici in rosso – 8% di calo delle presenze nel priodo giugno-agosto rispetto alla stagione 2011- della stagione estiva.
A confutarli, numeri alla mano, è stato il sindaco Adalberto Perosino nella seduta consiliare di ieri. «Se mai dovreste governare – ha sottolineato il primo cittadino – spero usiate meno superficialità. Il dato negativo è dovuto alla chiusura del Grand Hôtel Billia in ristrutturazione. Sono venute a mancare 120 stanze doppie tanto che il GHB nel 2011 ha fatto registrare 15.653 presenze con le 11.121 del 2012. Il paese, al contrario, ha lavorato bene tanto da fare tremila presenze in più rispetto al 2011 con un incremento del 7,8% rispetto allo stesso periodo».
Una dichiarazione che ha innescato una guerra sulle modalità di lettura dei dati. «Sui dati si possono fare tutte le elucubrazioni possibili. Resta il fatto che il turismo è in sofferenza e a sentire gli operatori non tutto va bene. Non è un attacco personale all’assessore Susanna anche se era meglio come assessore all’Agricoltura», dice Paolo Rollandin, primo firmatario della mozione. Non tarda la reazione della Susanna: «Della serie prendi la zappa e vai. Se questa è stima non oso immaginare non lo fosse. Non sarei adeguata ma ricordo che sono nel turismo e nel commercio da trent’anni. Forse qualcosa ne mastico». Ribadisce Rincara Rollandin, ricordando all’assessore la promessa di mettere in rete pacchetti turistici mirati: «Non ci sono pacchetti sul sito InSaintvincent al quale il comune destina 250 mila euro per la promozione e non c’è dialogo con il Consorzio turistico».
Tornano in ballo i dati e il dibattito va avanti per un’ora. Tanto da esasperare il sindaco Perosino che sbotta: «Ditecelo che facciamo schifo altrimenti non avreste chiesto la testa dell’assessore». A nulla è valso a Rollandin sottolineare che «la provocazione ha colto nel segno visto che si è aperto un dibattito dal quale qualche spunto è saltato fuori – leggi far dialogare in rete i due siti di promozione turistica – e che concordiamo sulla necessità di fare di più». La maggioranza respinge la richiesta di dimissioni, la convocazione di un Consiglio comunale straordinario sul turismo e persino l’incontro pubblico suggerito dal sindaco stesso prima che i nervi saltassero.