Censimento industria, servizi e no profit: la Valle d’Aosta è lumaca
Quando mancano tre settimane alla scadenza per la restituzione dei questionari, solo il 45,3% del totale di imprese e istituzioni no profit ha restituito i moduli all’Istat. «La Valle procede a rallentatore nella restituzione – spiega l’ufficio stampa del 9º censimento – da oltre un mese sono al lavoro sul territorio i rilevatori che si occupano di intervistare imprese e istituzioni no profit che non hanno risposto all’appello». Il 56,1% dei questionari è stato restituito via web, il 23% ha restituito i moduli alle Poste, il 19.8% lo ha fatto agli Uffici Provinciali di Censimento. I rilevatori hanno preso in consegna l’1% dei questionari.
Così come sancito dalla legge (articoli 7 e 11 del d.lgs. 6 settembre 1989), partecipare al censimento è un dovere; le imprese e istituzioni che entro il 20 dicembre non restituiranno il questionario compilato saranno soggetto all’accertamento della violazione dell’obbligo di risposta. La procedura sanzionatoria prevede in prima istanza una diffida ad adempiere, poi l’invio dell’atto di contestazione, contenente gli estremi dell’accertamento e le indicazioni sulle modalità di pagamento.
Il Censimento generale dell’industria e dei servizi ha l’obiettivo di rappresentare quanto più fedelmente possibile il mondo delle imprese, del no profit e delle istituzioni pubbliche, offrendo così un contributo alle decisioni di politica economica e alla governance dei tre settori così importanti per la vita del Paese; il censimento coinvolge un campione di 260 mila imprese, oltre 470 mila istituzioni no profit e 13 mila istituzioni pubbliche.
I questionari devono essere obbligatoriamente restituiti entro il 20 dicembre e fotograferanno la situazione in essere al 31 dicembre 2011.
(cinzia timpano)