St-Vincent, la minoranza teme la chiusura del liceo scientifico
Arriva dalle minoranze consiliari di Saint-Vincent e Châtillon l’allarme sulla sopravvivenza degli istituti superiori della media e della bassa Valle. Denunciano «l’indifferenza generale verso il problema che è conseguenza di una deliberazione della Giunta regionale che nel febbraio 2010 ha portato a 20 – prima era 10 – il numero minimo di iscritti per l’attivazione delle classi prime. Inoltre, le classi intermedie non possono avere un numero medio di alunni inferiore a 17. Così, nel 2010-2011 a Verrès non è stata attivata la classe prima dell’indirizzo delle Scienze Umane, mentre nell’anno scolastico 2012-2013 non è stato attivato l’indirizzo del liceo scientifico e nel 2013-2014 si profila un’identica situazione».
«Molte famiglie, poste di fronte alla prospettiva che i propri figli non possano terminare gli studi nella stessa sede – spiegano -, hanno scelto di non iscriverli, preferendo le sedi del capoluogo regionale, con notevole aumento di costi e di disagi. Con una sorta di meccanismo perverso, è stata dunque la stessa deliberazione regionale a favorire il calo di iscrizioni e, se non sarà corretta, provocherà la sparizione di alcuni istituti in Media e Bassa Valle». La preoccupazione maggiore la nutrono per il liceo scientifico di Saint-Vincent, il quale, «benché dalla sua istituzione, 30 anni fa, abbia mantenuto una media di iscritti nella prima classe superiore a 20 con i nuovi vincoli potrebbe scomparire in breve tempo». Chiedono i consiglieri dell’opposizione la convocazione di un Consiglio comunale urgente perché «la chiusura del Liceo non sarebbe coerente con i recenti investimenti nell’edificio che ospita la scuola e nelle attrezzature, che ne fanno una delle migliori strutture della regione».