Sciopero della fame in carcere: razioni di cibo troppo scarse
La rivolta del tortellino. Sciopero della fame, sabato sera, alla casa circondariale di Brissogne, quando una cinquantina di detenuti, quelli ristretti nella sezione A2, hanno rifiutato il vitto perché «nel brodo servito, non c’erano più di sei tortellini» – secondo la denuncia del segretario generale dell’Osapp, Leo Beneduci.
Secondo il sindacalista, «casi del genere si verificano quotidianamente su tutto il territorio nazionale».
Sul rifiuto del vitto a Brissogne, commenta il direttore Domenico Minervini: «Ero impegnato fuori sede, ma al mio rientro, lunedì mattina, mi attiverò immediatamente per conoscere quanto avvenuto ed eventualmente accertare se ci sono responsabilità».
I dettagli su Gazzetta Matin in edicola lunedì 11 novembre.
Nella foto, il direttore della casa circondariale di Brissogne, Domenico Minervini.
(c.t.)