Scuola: oltre un migliaio di persone in piazza per dire NO al ddl Renzi-Giannini
Palloncini colorati, fischietti, fiocchetti azzurri sui risvolti delle giacche e numerosi striscioni per dire no al disegno di legge Renzi-Giannini ‘la buona scuola’: poco dopo le 10, da piazza Chanoux, il corteo formato da oltre un migliaio di persone è partito in direzione piazza della Repubblica; lo striscione unitario dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Savt e Snals ha preceduto quelli preparati dagli studenti e quelli preparati da alcune istituzioni scolastiche.
La percentuale di adesione allo sciopero nazionale si conoscerà solo nel pomeriggio, ma l’impressione è che sia stata molto alta, secondo quanto riferito dai rappresentanti sindacali.
«No alla rottamazione della scuola, no a un disegno di legge che produrrà una cattiva scuola» – dicono in coro gli insegnanti.
Tra i punti più contestati, i ‘super poteri’ attribuiti ai dirigenti scolastici e le assunzioni degli iscritti alle graduatorie a esaurimento (Gae) che però escludono le graduatorie di istituto. Punti contestati sono anche i finanziamenti alle scuole e la questione degli scatti di anzianità e della formazione.
«Nel disegno di legge, la scuola dell’infanzia dove sta? – si chiedono gli insegnanti? – la scuola dell’infanzia non viene menzionata nel disegno di legge, sarà sempre scuola? Nella nostra regione la scuola dell’infanzia, da più di 40 anni funziona dalle 8 alle 17; in tanti altri comuni funziona dalle 8 alle 15. Cosa farà Renzi? Prenderà esempio dalla nostra regione o sarà la nostra regione a dover retrocedere con la sua offerta formativa? Siamo fortunati, la Valle d’Aosta ha competenza primaria sull’istruzione, ciò non toglie che la situazione è per tutta Italia preoccupante. La scuola è un diritto ed è un bene di tutti. Sulla scuola, evitiamo di fare esperimenti».
Nella foto, un momento del corteo di stamattina.
Sul sito www.gazzettamatin.com, la photogallery con gli scatti da piazza Chanoux.
(cinzia timpano)