Gazzetta Magazine racconta la storia della Fiera di Sant’Orso
In distribuzione gratuitamente la rivista di Gazzetta Matin anche nei due giorni di Fiera in piazza Chanoux, ad Aosta
Distribuito sabato e lunedì con i settimanali Weekend e Gazzetta Matin, la rivista gratuita “GMagazine” completa l’opera nei due giorni della Fiera di Sant’Orso.
In piazza Chanoux, accostato alla tensostruttura dell’Atelier des Metiers, davanti ad Avenue Conseil des Commis, è posizionato un nostro box dal quale prima l’editrice delle testate Gazzetta Matin, Weekend e del quotidiano online Newsvda.it, Arianna Gori Chisari, poi i suoi collaboratori consegnano gratuitamente ai visitatori, agli espositori e agli esercizi commerciali. Al termine dei quattro giorni di distribuzione – sabato, lunedì, martedì e mercoledì – saranno 26 mila le copie di Gmagazine – Speciale fiera di Sant’Orso. Mercoledì 31, invece, con le stesse modalità, ma da più punti dislocati lungo il percorso della fiera, sarà consegnato il consueto free press Fiera di Sant’Orso, che riporta curiosità, suggerimenti e cronaca della prima giornata della Millenaria.
GMagazine racconta la storia della Fiera
Sessanta pagine in formato A4 a colori, Gmagazine – Speciale Fiera di Sant’Orso, è stato curato graficamente da Fabrizio Sbaffi, il grafico della concessionaria di pubblicità delle nostre testate, LG Presse, mentre i testi e alcune fotografie sono stati realizzati dai collaboratori delle nostre testate, Nadine Blanc, Nadia Camposaragna e Erick Bazzani.
Gmagazine – Speciale Fiera di Sant’Orso è un prodotto editoriale-vetrina sulla Millenaria. Racconta le origine delle fiera; ripercorre la vita e gli anedotti legati a Orso, il santo più amato dai valdostani; spiega il legame tra la città di Aosta e Cogne con Orso; pone l’accento sui simboli distintivi della Fiera come i galletti, i tatà, le grolle, le coppe dell’amicia, fino a fiori di legno; va alla scoperta di alcuni artigiani-artisti e professionisti come Giuseppe Binel, Siro Viérin, Nino Casetta, Guido Diémoz, Giangiuseppe Barmasse, Franco e Matteo Crestani; infine fa una carrellata su i materiali e le lavorazioni che vengono presentate in fiera, come il legno e i suoi mobili artigianali, il ferro battuto, la pietra ollare, gli attrezzi per l’agricoltura e il rame. Il gran finale è dedicato al gusto, con il padiglione enogastronomico e i punti rossoneri curati con tanta passione dalle pro loco valdostane, per poi dare l’arriverderci al prossimo anno ricordando che per il “dopo fiera” la Valle d’Aosta offre i suoi carnevali storici di Verrès e Pont-Saint-Martin.
(re.newsvda.it)