Regionali: meno burocrazia e stop agli appalti al massimo ribasso
Le richieste arrivano dagli Ordini e dai Collegi professionali che hanno incontrato i rappresentanti delle dieci liste in corsa il 20 maggio
Tutti concordi i dieci rappresentanti delle liste in corsa per le regionali del 20 maggio che gli «Ordini e i Collegi Professionali sono un elemento di congiunzione tra i professionisti e l’amministrazione pubblica» e che «vadano coinvolti e ascoltati in maniera continuativa e puntuale». E’ quanto emerso dall’incontro organizzato in mattinata all’Hostellerie du Cheval Blanc di Aosta dove sono convenuti, nella mattinata di oggi, i rappresentanti degli Ordini professionali valdostani per un giro di orizzonti con i candidati alle regionali. Tra i temi più dibattuti la sburocratizzazione, la semplificazione amministrativa, la congruità dei compensi, di appalti che non creino sottoccupazione e di rapporti tra pubblico e privato nel settore socio-sanitario.
Ac-Sa-PnV, mutui, sì a perizia asseverata
Dice no alle contrapposizioni tra Ordini e Collegi professionali e la Pubblica amministrazione Stefano Borrello (Ac-Sa-PnV) e sì alla disponibilità di portare avanti «buone azioni comuni». Ha poi rivendicato il protocollo d’intesa con architetti e ingegneri «che gettava le basi per una collaborazione più fattiva, finito in un cassetto» e stigmatizzato la decisione di togliere la «perizia asseverata per l’assegnazione del muto prima casa. E’ stato tolto lavoro ai professionisti, allungando i tempi di concessione dei mutui».
Destra valdostana, capacità di organizzarsi
Per Orlando Navarra (Destra Valdostana) «bisogna prendere atto che la crisi e le scadenze fiscali stringenti rischiano di fare morire le piccole industrie e gli studi dei professionisti». «Il privato, per i servizi sanitari, deve avere la capacità di organizzarsi in cooperative per dare servizi» ha commentato. Infine ha parlato «della necessità di riorganizzare le gare di appalto».
Pd, sdoganare le convenzioni in sanità
Clotilde Forcellati (Pd) ha ricordato che gli ordini professioni «tutelano gli iscritti e sono da stimolo alla formazione e all’aggiornamento». Ha poi invitato «a osare in sanità e parlare della possibilità di convenzioni pubblico-privato per garantire servizi economicamente accessibili, di qualità e con una tempistica accettabile»
Impegno civico, no ai monopoli
E’ critico Alexandre Glarey (Impegno civico) nei confronti «dei percorsi tortuosi per l’accesso alla professione» e «delle regole che portano al monopolio». Cita l’esempio dell’esame di francese per i notai che esercitano in Valle d’Aosta. Per Galrey «le risorse pubbliche, in campo socio-sanitario, non devono andare ai privati che, invece, possono farsi carico della progettazione interna nei Comuni»«Garantiscono competenza e sono parte sociale attiva» ha sottolineato
Uvp, basta massimo ribasso
Stefania Notarpietro (Uvp). Dice «basta al massimo ribasso che mortifica il professionista e penalizza la qualità». Chiede «un maggior numero di incarichi fiduciari ma a rotazione. L’affidamento non deve essere questione di appartenenza partitica»
Lega, più peso nella Chambre
Per Paolo Sammaritani (Lega) «vanno salvaguardati e perpetrati nel tempo» e auspica «abbiano un maggiore peso all’interno della Chambre valdôtaine». Ha messo l’accento sul fatto che «la defiscalizzazione e la riduzione delle tasse sono gli strumenti per creare occupazione, per far sì che professioni non si vedano costretti a licenziare il personale impiegato». Per quanto attiene all’ambito sanitario «è bene che la sanità sia pubblica e si demandino al privato le attività burocratiche».
Uv, tavolo su temi specifici
Dice sì alla concertazione Augusto Rollandin (Uv) ma mette in evidenza che «va fatta su temi e problemi specifici e quindi è meglio rapportarsi direttamente agli uni piuttosto che agli altri di volta in volta». Per l’ex presidente della Giunta «è positivo che i giovani vadano all’estero per maturare esperienze». Ha poi puntualizzato che «legislativamente non è semplice privilegiare i professionisti e le imprese valdostane».
Mouv’, aiutari i giovani
Damien Charrence (Mouv’) ha chiesto «soluzioni in grado di evitare che la Pubblica amministrazione emani provvedimenti contrari all’etica professionale» e «tutela della dignità professionale» e «di facilitare l’accesso dei giovani ai bandi in particolare quelli legati al Psr».
Alpe, congruità del compenso
Per Corrado Cometto (Alpe) «un Ordine è Ente pubblico che tutela oggettivamente gli interessi degli iscritti». Ha poi sollevato il problema della «congruità del compenso» e «del massimmo ribasso nell’aggiudicazione degli appalti che crea sottoccupazione». Suggerisce una legge regionale «in un’ottica di ricerca del migliore progetto e non del massimo ribasso». Cita il Trentino che «negli anni ha creato una classe di progettisti di punta».
M5S, sostenere giovani professionisti
Ha auspicato che «per la semplificazione gli uffici parlino tra loro, tanto per cominciare» Francesco Fazari (M5S) e parlando dei tremila professionisti valdostani emigrati all’estero – dato comunicato dal moderatore – ha detto: «è raccapricciante. La Regione ha il compito di creare le condizioni affinché i giovani restino».
(danila chenal)