Forestali valdostani: no ai rimborsi e la Cgil annuncia ricorsi
Nel dicembre del 2018 la Corte di Cassazione ha condannato la Regione Valle d’Aosta al rimborso chilometrico nei confronti di diversi suoi dipendenti
La Regione è indisponibile a pagare i rimborsi chilometrici ai lavoratori idraulico-forestali e Flai Cgil annuncia: «andiamo avanti con i ricorsi». In un comunicato il sindacato riferisce «dell’indisponibilità della Regione a pagare i rimborsi chilometrici arretrati dal 2011 se non con ricorso al Tribunale e indisponibilità a pagarli nell’anno 2019. Questo l’esito dell’incontro di martedì 14 maggio tra le organizzazioni sindacali e l’assessorato regionale in merito ai rimborsi chilometrici per i lavoratori idraulico-forestali».
Per la Flai Cgil: «L’idea dell’assessore Albert Chatrian è di fare una legge regionale con norme che permettano i rimborsi chilometrici. Gli abbiamo ricordato che i rimborsi chilometrici sono previsti sia dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro sia dal Contratto Integrativo Regionale e che basta applicare quello».Ha, poi, ribadito: « Come già abbiamo rimarcato nei comunicati precedenti, siamo pronti a presentare ricorsi e naturalmente informeremo i lavoratori tramite assemblee pubbliche». Durante l’incontro sono stati toccati altri punti inerenti alla graduatoria in scadenza «che si rifarà in tempi brevi» è stato annunciato dall’assessore. Per la Cgil sono positive «l’estensione da 110 giornate a 120 giornate lavorative, l’assunzione di 10-15 lavoratori a tempo determinato da cui attingere nella nuova graduatoria e l’assunzione per titoli ed esami di operai a tempo indeterminato per sostituire i lavoratori che sono andati in pensione».
La vicenda
L’incontro ha fatto seguito da quanto emerso al termine dell’audizione in terza Commissione dedicata ai lavoratori dei cantieri forestali. I tecnici avevano spiegato che non sarebbe stato possibile pagare i rimborsi; una norma nazionale stabilisce che le sentenze relative a questioni di personale non sono automaticamente applicabili a tutti dipendenti ma solo a coloro che vincono il ricorso.
«Quindi gli operai forestali o ex operai che vogliono ottenere i rimborsi dei chilometri che hanno percorso con i propri mezzi durante il lavoro devono, singolarmente o in gruppo, fare causa alla Regione, purché abbiano prove inconfutabili di aver usato il proprio mezzo per lavoro e dei chilometri percorsi». E’ la nota diramata da Mouv’ al termine dell’audizione.
La sentenza
Nel dicembre del 2018 la Corte di Cassazione ha condannato la Regione Valle d’Aosta al rimborso chilometrico nei confronti di diversi suoi dipendenti, in particolare agli operai forestali che dal 2011 non percepivano più il rimborso.