Ferrovia Valle d’Aosta, gli impegni presi e non mantenuti: più di 10 anni di parole al vento
Ferrovia. In Italia, si sa, quando si ha a che fare con burocrazia, opere pubbliche o aziende pubbliche i tempi non sono mai certi. Anzi, il rischio è che diventino biblici. Opere iniziate e mai concluse, oppure iniziate e concluse in grave ritardo e con lievitazione dei costi, o ancora contratti siglati e mai rispettati. E’ il caso di RFI (Rete Ferroviaria Italiana SpA), che ha siglato un accordo quadro con la Regione Valle d’Aosta e un protocollo di intesa il 19 dicembre 2017 con precisi tempi di intervento, senza però darne attuazione.
E’ di ieri, lunedì 9 dicembre, la comunicazione dell’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Berstchy, dello sblocco – a parole – degli impegni assunti due anni fa. Ammodernamento: più di 10 anni di gestazione.
I tempi biblici
Si evincono dalle premesse dell’accordo quadro siglato nel dicembre 2017. Viene sottolineato che «l’elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta è stata esplicitamente prevista dall’Accordo di Programma Quadro Interregionale per l’adeguamento e il miglioramento del sistema di trasporto ferroviario Aosta-Torino, sottoscritto nell’aprile 2008 da Ministero dello sviluppo economico, Ministero delle infrastrutture, Rete Ferroviaria Italia, Regione autonoma Valle d’Aosta e Regione Piemonte».
Inoltre, «che il potenziamento e la modernizzazione della tratta ferroviaria Aosta-Chivasso” e l’”adeguamento e il miglioramento ferroviario Aosta-Pré-Saint-Didier” sono due punti specificatamente indicati nella “Intesa Generale Quadro”, stipulata il 9 luglio 2010 dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Regione autonoma Valle d’Aosta». Bene (o male): sono trascorsi più di 10 anni anni!
Accordo quadro Aosta – Chivasso
Il 19 dicembre 2017 l’ingegnere Maurizio Gentile per RFI e l’assessore Aurelio Marguerettaz per la Regione Autonoma Valle d’Aosta siglavano l’accordo quadro di programma per l’elettrificazione e l’ammodernamento della linea ferroviaria Aosta – Chivasso. L’accordo, tra gli altri, prevedeva che RFI entro 90 giorni dalla sigla si avviasse si definissero i tempi della progettazione. Sono trascorsi due anni e poco o nulla è stato fatto, se non l’invio di lettere a RFI, soprattutto nell’ultimo anno. Nel frattempo, il governo regionale ha cambiato volto a più riprese: Marguerettaz aveva lasciato il suo posto a Claudio Restano, il quale a sua volta ha dovuto passare il testimone a Luigi Bertschy.
Protocollo di intesa linea Aosta – Pré-Saint-Didier
Stesso giorno, stessi attori: 19 dicembre 2017, RFI – Regione Autonoma Valle d’Aosta firmano un protocollo di intesa per la costituzione di un tavolo tecnico finalizzato alla determinazione degli interventi necessari allo sviluppo delle linee ferroviarie valdostane; per la definizione degli interventi da realizzare sulla linea Aosta – Pré-Saint-Didier al fine di consentire la riclassificazione in categoria B2 (carico per asse 18T, a differenza delle attuale 16T).
Ricordando come la circolazione ferroviaria sulla linea Aosta – Pré-Saint-Didier «è stata interrotta dal 24 dicembre 2015, in considerazione della scarsa utenza registrata e degli elevati costi di manutenzione»; che la Regione, nonostante questo, intenda «riattivare e potenziare la linea e il servizio ferroviario, valorizzando le stazioni storiche». Il 19 dicembre 2017 è istituito un tavolo tecnico permanente e sono approvati studi propedeutici per la riclassificazione della linea. Il costo degli studi è di un milione 460 mila euro, di cui 460 mila euro a carico della Regione.
Il protocollo di intesa prevede che tali studi condotti da RFI debbano essere avviati entro 9 mesi dalla data della sigla; previste eventuali proroghe comunque non oltre i 18 mesi. Bene (o male): anche in questo caso i tempi non sono stati rispettati.
In seguito, sono stati resi noti i costi per gli interventi: circa 40 milioni di euro.
La svolta
Ieri, lunedì 9 dicembre, qualcosa, almeno a parole, sembra essersi finalmente mosso. RFI ha ribadito l’impegno ad avviare la progettazione per l’elettrificazione; l’ammodernamento della linea Aosta – Chivasso; si è detta disponibile a procedere con gli interventi necessari per la riapertura della linea Aosta – Pré-Saint-Didier. Bene (o male): di fatto RFI ha ribadito quello che il 19 dicembre 2017 si era già impegnata a fare. Niente di più.
Cosa è cambiato?
Finalmente RFI sembra intenzionata a mantenere gli impegni assunti. «Le continue lettere inviate (l’ultima è del 19 novembre, ndr, foto) e l’interessamento dei parlamentari valdostani evidentemente hanno sortito l’effetto sperato – spiega l’assessore regionale ai Trasporti, Luigi Berschy -. L’impegno della Regione sul fronte trasporti e mobilità sostenibile è notevole. Francamente, ci ha sorpresi positivamente la disponibilità di RFI a effettuare gli interventi per l’Aosta – Pré-Saint-Didier. Riapertura che dovrebbe poter avvenire a gennaio 2022».Staremo a vedere.
(luca mercanti)