Coronavirus: rimpatrio degli italiani, ma sugli aerei non c’è sicurezza
La giornalista della sede regionale valdostana della Rai Maria Teresa Zonca racconta la sua disavventura su Instagram
Coronavirus. Rimpatrio degli italiani, ma sugli aerei non c’è sicurezza. E’ tra i 35 mila rientrati in Italia la giornalista della sede regionale valdostana della Rai, Maria Teresa Zonca, che racconta la sua disavventura su Instagram in arrivo da New York.
Il racconto
«Sono indignata e preoccupata. Non per aver dovuto pagare il volo di rientro con l’Alitalia da New York organizzato dalla Farnesina perché Emirates ha cancellato quello previsto per il 14 marzo. Non ho chiesto nulla gratis. Ce l’ho con le condizioni in cui abbiamo volato durante l’emergenza coronavirus. Le mascherine in casi di sovraffollamento non proteggono un bel niente e tutti le hanno tolte per bere e mangiare. C’erano persone che tossivano, una è svenuta. Il volo era pieno, i bagni indecenti. Otto ore così. Adesso sono in isolamento, e lo trovo giusto. Non ho nessuna intenzione di sgarrare. Ma se mi ammalo a chi dico grazie? A New York ho adottato, insieme a mio marito, anche se non obbligatorie, tutte le precauzioni. Poi sono salita sul volo Alitalia. Al rientro ho sentito in TV un ministro Di Maio soddisfatto per i rimpatri, ma lo sa come sono andate davvero le cose? Questa mia foto, condivisa da @ilmioviaggioanewyork e @pieroarmenti ha avuto migliaia di visualizzazioni e centinaia di commenti e condivisioni. Vorrei la vedesse anche chi di dovere».
(re.aostanews.it)