Terza legge anticrisi, Adu: criteri meno contorti e sostegno a chi ne ha davvero bisogno
La consigliera Daria Pulz: evitare che i sostegni vadano a chi non ne ha diritto
«Per la terza legge di aiuti si dovrà procedere, solo a giugno in grave ritardo, con un disegno più agile e significativo e con criteri meno contorti». Lo dice Adu, a poche ore di distanza dal voto favorevole all’unanimità che ha corretto gli articoli 5 e 7 della legge 5 del 17 aprile scorso sul secondo provvedimento di misure anticrisi.
Per Adu «bisognerà tornare a investire e anche procedere con l’erogazione di indennizzi in modo da non creare ulteriore debito, affinché gli aiuti ridiano vigore al tessuto economico e sociale valdostano e garantiscano i livelli occupazionali, e anzi li migliorino».
In merito alla legge 5, Adu ricorda che con le modifiche approvate questa mattina, lunedì 25 maggio, «sono stati recuperati gli esclusi dal provvedimento, come i soci d’opera, tipologie di contratti a tempo determinato, ulteriori sostegni agli affitti per gli studenti universitari, attraverso la rimodulazione delle previsioni di spesa risultate insufficienti al momento dell’applicazione dei singoli articoli».
«Se non è semplice scrivere norme urgenti tenendo insieme le prassi della burocrazia e la necessità di semplificarle, anche alla luce delle misure messe nel frattempo in campo dallo Stato – specifica la consigliera di ADU VdA, Daria Pulz (foto)- non va allo stesso tempo dimenticato che in Italia la burocrazia è tanta per via di coloro che se ne approfittano quando le procedure sono meno controllate. Ma i consiglieri hanno la responsabilità, molto gravosa, di gestire con saggezza il denaro pubblico: pur nella fretta, bisogna quindi evitare che una parte dei sostegni vada a beneficio di chi non ne ha diritto. Ma forse, anziché procedere con la logica del sorvegliare e però mai punire, in questo frangente è il caso di fare appello alla coscienza sociale, che è urgente ricostruire al di là di quella individuale.»
La consigliera Pulz ricorda che «Altroconsumo riporta che solo una persona su tre, in Italia durante questa crisi sanitaria, non ha subìto perdite economiche e quasi una famiglia su due ha fatto richiesta di aiuti. Davvero tante sono in Valle d’Aosta le categorie in difficoltà audite in seconda Commissione consiliare.»
(re.aostanews.it)