Gilet arancioni: raccolta firme contro il governo Conte «abusivo»
Cavallo di battaglia del movimento è la stampa della «Lira Italica, una moneta complementare a corso libero»
Al motto di “Si cambia musica” i Gilet Arancioni della Valle d’Aosta sono scesi in piazza ad Aosta, rispondendo all’appello del loro presidente nazionale Antonio Pappalardo. Oggi, dalle 10 in piazza Chanoux hanno avviato una raccolta firme per bocciare l’attuale Governo considerato «abusivo» e «non eletto dal popolo». Hanno chiesto «un cambio di rotta da parte di un potere« che considerano «scientocratico e antidemocratico», in quanto i recenti decreti ministeriali emanati per far fronte all’emergenza Covid19 «ledono le libertà fondamentali dei cittadini italiani e valdostani».
Cavalli di battaglia
Punto di forza e cavallo di battaglia del movimento è la stampa della «Lira Italica, una moneta complementare a corso libero» che secondo i manifestanti «può soddisfare diverse esigenze in questo momento di crisi, tra le quali quelle legate all’educazione, alla salute, alla riduzione della pressione fiscale e all’aumento della domanda privata». Altro tema toccato dagli organizzatori è stato quello legato alla legge elettorale, una legge «costituzionalmente sbagliata e illegale» che «va cambiata con l’istituzione di un’Assemblea Costituente al fine di giungere con essa alle prossime elezioni».
La manifestazione ha visto la partecipazione di una cinquantina di manifestanti con cartelli sui quali campeggiavano gli slogan “NO G5” o “Microcip 666” e alcuni articoli della Costituzione italiana. Al termine della manifestazione è stata data la possibilità ai cittadini di intervenire e porre domande riguardo al programma e di firmare la petizione contro il Governo in carica. La manifestazione ha attirato alcuni curiosi e alcuni contestatori che tuttavia non hanno creato problemi, fermandosi a dialogare con alcuni partecipanti. È possibile firmare la petizione anche online al sito www.giletarancioni.org e scaricare dallo stesso il programma o sulle pagine Facebook del movimento sia regionale sia nazionale.
(laurent bionaz)