Coronavirus: prenotazioni in picchiata per per l’inverno in Valle d’Aosta
Si continua a lavorare per un protocollo condiviso per l'apertura degli impianti a fune
Coronavirus: prenotazioni in picchiata per per l’inverno in Valle d’Aosta. E’ quanto emerge da uno studio dell’Associazione degli albergatori dove il 70% dei gestori ha dichiarato un andamento negativo. A lanciare l’allarme il presidente dell’associazione Filippo Gérard: «Senza il turismo a Natale il settore ricettivo non sopravvive.
Lo studio
Il 70% degli albergatori valdostani ha dichiarato un andamento negativo o molto negativo per quanto riguarda le prenotazioni per la prossima stagione invernale, il 17,6% in linea con lo scorso anno e solo il 6,7% ha registrato un andamento positivo. Il 77,7% dei turisti che hanno prenotato un soggiorno sono italiani. L’indagine si riferisce alla situazione delle strutture ricettive successiva al nuovo lockdown. Tra le oltre 800 strutture ricettive associate è stato coinvolto un campione rappresentativo composto da 330 attività. Per quanto riguarda l’apertura delle strutture il 40% ha cambiato i programmi: di questi un 20% ha deciso di posticipare l’apertura dal Ponte dell’Immacolata a Natale. «Ci auguriamo che i turisti possano arrivare almeno per le festività natalizie. Se però ciò non sarà possibile chiediamo sin da subito che l’amministrazione regionale metta in campo un piano straordinario destinato ad un settore che, senza un adeguato sostegno, non riuscirà a sopravvivere senza una stagione invernale» commenta Gérard.
Impianti a Fune
«Rispetto alla stagione invernale è ovvio che la preoccupazione è forte. Il settore va tenuto in considerazione nei prossimi ristori. Da una parte lavoriamo al protocollo sanitario e dall’altra cerchiamo di avere una forza politica importante con le altre Regioni per fare considerare la montagna alla stregua del mare durante l’estate. Noi abbiamo bisogno di una stagione invernale da potere sviluppare. Se così non sarà chiederemo al governo la massima attenzione in merito». Lo ha detto l’assessore con delega agli impianti a Fune Luigi Bertschy che ha, poi, anticipato: «Bisognerà ripensare l’organizzazione della Fiera di Sant’Orso».
(d.c.)