Associazioni: l’Aido Valle d’Aosta verso il commissariamento
L'associazione nazionale ritiene il sodalizio valdostano inadempiente alle norme dello Statuto per la mancata formazione dei gruppi comunali
Associazioni: l’Aido Valle d’Aosta verso il commissariamento.
Ciò che la presidente Paola Borgnino aveva ipotizzato durante l’assemblea di metà settembre si è di fatto verificato, anche se nessuna delibera ufficiale è stata comunicata.
L’Aido Valle d’Aosta va verso il Commissariamento perchè ritenuta inadempiente alle norme statutarie.
Alla vigilia di Natale, la presidenza nazionale ha cambiato la password della posta elettronica, vietando l’accesso alle comunicazioni ufficiali, «a nostra insaputa e senza alcun preavviso» -.
Lo comunica la neo riconfermata presidente Paola Borgnino.
«La nostra assemblea elettiva non è stata ritenuta valida dalla Giunta nazionale a causa della mancata formazione dei gruppi comunali – spiega Borgnino -.
In più occasioni abbiamo ribadito la motivato la nostra organizzazione, non per una mancanza di volontà ma per un’oggettiva caratteristica del nostro territorio e per la popolazione, numero esiguo rispetto alle altre realtà».
I gruppi comunali non sono mai esistiti in Valle, caratteristica unica ma risaputa sin dalla nascita dell’associazione.
«L’Aido Valle d’Aosta da 43 anni è impegnata a rappresentare ogni zona della nostra regione, ad avere rappresentanti in seno al Consiglio della bassa, media e alta Valle e ha sempre svolto attività in tutto il territorio – puntualizza Borgnino -.
Ha ottenuto risultati straordinari confermando di essere la prima regione per numero di iscritti in rapporto alla popolazione. Il futuro è quanto mai incerto e il 2021 sicuramente porterà il commissariamento della sede valdostana dell’Aido.
«Io non potrò più rappresentare l’associazione, ma dopo questi episodi e soprusi, io non mi riconosco più – è l’amaro commento della presidente Borgnino.
Il riferimento è anche alla questione del lascito di una signora benestante del capoluogo che aveva donato all’Aido regionale un immobile composto da sei appartamenti e un bar.
L’Aido nazionale ha ritenuto esserne il destinatario, accettando il lascito senza neppure comunicarlo alla sede regionale.
«Continuerò a testimoniare l’importanza del dono, sottolineando che la dichiarazione di volontà alla donazione di organi, tessuti e cellule può essere fatta in tanti modi e promuoverò l’importanza dell’impegno civile e volontario nella nostra società».
Chi ha bisogno di contattare l’Aido Valle d’Aosta può farlo attraverso messenger o attraverso la pagina Facebook o telefonando al numero 3889513779.
Nella foto in alto, il direttivo dell’Aido Valle d’Aosta che però la sede nazionale non ritiene legittimo.
(c.t.)