Covid Valle d’Aosta: Pil 2020 due volte peggio della crisi mondiale 2009
Perdita del Prodotto interno lordo regionale del 10%. Turismo in difficoltà, aumenta la povertà
“L’economia della Valle d’Aosta va verso un calo del Pil nel 2020 che si aggira intorno al 10%. Un dato fortemente preoccupante se lo si paragona a quello del 2009, dove la crisi economica mondiale aveva portato il calo al 5%”. Lo ha detto oggi, lunedì 18 gennaio, Dario Ceccarelli, responsabile dell’Osservatorio Socio-economico regionale intervenuto nella Commissione Speciale Covid del Comune di Aosta presieduta da Fabio Protasoni.
Crollo delle presenze turistiche
Il settore che ha pagato maggiormente dazio è stato senza dubbio quello del turismo.
“Nei primi 10 mesi del 2020 – ha aggiunto Ceccarelli – le presenze turistiche contano un calo di oltre un milione di persone rispetto alla media dei tre anni precedenti. Per quanto riguarda la città di Aosta, le presenze sono scese di circa 64mila unità per un totale del 39% in meno”.
Per quanto riguarda, invece, gli ultimi due mesi dell’anno i dati sono ancora più negativi. “A novembre e dicembre – ha concluso Ceccarelli – le perdite a livello regionale si assestano a circa 1,4 milioni di presenze mentre per Aosta il dato è di circa 85 mila per una percentuale negativa che si attesta tra il 42 al 45% confermando come il settore turistico sia stato il settore più colpito della nostra regione”.
Aumento della povertà
Le attività di volontariato, invece, sono state al centro dell’audizione del presidente del CSV, Claudio Latino. “L’emergenza rimane ancora grande nella nostra città – ha detto Latino -. Il ruolo del volontariato si è dimostrato molto importante nel cercare di fornire risposte urgenti e concrete alla popolazione più bisognosa, riuscendo a creare tramite la nostra rete una sorta di salvataggio sociale. Abbiamo, infatti, attivato una serie di alleanze una tra le più importanti con il Celva per riuscire a carpire, tramite dei sondaggi, i reali bisogni e gli aiuti che le persone più colpite dalla pandemia hanno bisogno. Dai risultati è emerso che si delineano un aumento della povertà, di problemi di solitudine, depressione e la richiesta di avere un supporto scolastico e, per, tali motivazioni continueremo a svolgere al meglio il nostro lavoro per aiutare la popolazione chiedendo anche una maggiore collaborazione con l’amministrazione comunale come avvenuto nell’iniziativa “Regalo e Giocattolo sospeso”.
Problema Palaindoor
Il futuro del Palaindoor di regione Tzamberlet, è stato il tema di rilievo dell’audizione del vice presidente del Coni regionale, Riccardo Borbey. “Chiediamo un aiuto all’Amministrazione uscire dall’impasse in cui siamo a causa dei problemi legati alla sicurezza della struttura – ha detto Borbey -. Il Palaindoor è il fiore all’occhiello della nostra città a livello sportivo visto che gravitano al suo interno circa ottantamila persone l’anno, ma a marzo rischiamo di dover uscirne totalmente. Dobbiamo accelerare per trovare una soluzione e permette alle federazioni di continuare a svolgere le proprie attività all’interno della struttura”.
(Sacha Paternolli)