Vaccini anti-Covid: le precisazioni dell’azienda Usl sugli elenchi
Il presidente della Commissione Parlamentare Antimafia Nicola Morra ha annunciato che richiederà gli elenchi dei vaccinati della categoria 'Altro' che in quattro regioni - tra le quali la nostra - hanno numeri ben maggiori rispetto alla media nazionale.
Vaccini anti-Covid: le precisazioni dell’azienda Usl sugli elenchi.
La precisazione arriva dopo le parole del presidente della Commissione Parlamentare antimafia Nicola Morra che ha annunciato – d’intesa con il coordinatore del comitato sulla prevenzione e repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria Paolo Lattanzio, la richiesta degli elenchi dei nominativi dei vaccinati ricompresi nella categoria ‘altro’ in Sicilia, Calabria, Campania e Valle d’Aosta.
Motivo?
Gli elenchi risultano avere numeri «ben maggiori» rispetto alla media nazionale.
Le ragioni dell’azienda Usl sugli elenchi
«In relazione alle liste definite con la voce ‘Altro’ riferite al Piano vaccinale anti-Covid – spiega l’azienda Usl in una nota – che gli elenchi comprendono tutte le categorie di persone non inserite nelle sei voci specifiche definite dal Sistema Informativo Anagrafe vaccinale regionale, individuate dal Commissario per l’emergenza e dal Piano vaccinale regionale.
Negi elenchi “Altro” sono stati inserite le persone under 79 (si ricorda al riguardo il continuo cambiamento delle raccomandazioni per l’utilizzo di AstraZeneca che inizialmente era stato indicato per gli under 55 poi per gli under 65 ecc.) e tutti i soggetti con vulnerabilità e in condizione di fragilità nonché vigili del fuoco, volontari e popolazione carceraria.
L’elevata percentuale di “Altro” rispetto alle altre voci andrà inevitabilmente aumentando, perché alle persone comprese nelle altre categorie, come gli Over 80 e gli Over 90 sono già state garantite le prenotazioni e sono in fase di completamento.
Quindi, le vaccinazioni che vengono effettuate ogni giorno comprendono le persone delle categorie varie (che sono vaccinate con Pfizer BioNTech e Moderna e che vanno diminuendo per numero) e quelle inserite nella lista “Altro” (che vengono vaccinate prevalentemente con AstraZeneca e che comprendono numerose situazioni, come le persone di età 70-79 anni, quelli di età 18-55 (fascia in via di ridefinizione), le persone in condizione di fragilità.
La missione è quella di somministrare la prima dose a quante più persone possibile».
(re.aostanews.it)