Ferrovia: via libera dallo Stato ai 110 milioni per l’elettrificazione della linea Aosta-Ivrea
E' ufficiale: il progetto è inserito nel PNRR e sarà portato a termine entro il 2026
Ferrovia: via libera dallo Stato ai 110 milioni per l’elettrificazione della linea Aosta-Ivrea. Ad annunciare l’ufficialità l’onorevole Elisa Tripodi (M5S). Ha scandito: «La Valle d’Aosta avrà la rete ferroviaria elettrificata. L’intervento renderà la regione più facilmente accessibile e avrà importanti ricadute anche sul settore turistico». A ottenere i fondi in arrivo dal Piano nazionale ripartenza e resilienza – 84 milioni di euro – Rete ferroviaria italiana che ne investirà altri 26 milioni inseriti nell’accordo di programma. Il progetto sarà cantierabile già nel 2022.
L’illustrazione
A illustrarlo il progetto il sottosegretario al ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibile Giancarlo Cancelleri. Ha sottolineato: «Il Piano nazionale ripartenza e resilienza ha voluto implementare le reti ferroviarie. Invito tutti a svestire la casacca politica e a indossare la maglia azzurra per gettare alle spalle la pandemia, per riprendere a correre. Abbiamo il via libera all’intervento. I cittadini al termine dei lavori potranno usufruire di una linea sempre più performante».
Così l’assessora regionale ai Trasporti Chiara Minelli: «Gli interventi avranno una portata strategica per la Valle d’Aosta e il Canavese e i tempi sono finalmente certi: nel 2026 la Valle d’Aosta sarà collegata con un più moderno asse ferroviario».
Il dettaglio
Il progetto prevede l’elettrificazione degli esistenti 66 chilometri di linea a semplice binario tra le stazioni di Ivrea ed Aosta con la realizzazione di 3 nuove sottostazioni elettriche nelle are ferroviarie delle località di Aosta, Châtillon e Donnas. Sono previsti interventi nelle gallerie di ampliamento sagoma e abbassamento del piano del ferro nonché il rifacimento di alcuni cavalcaferrovia per consentire l’installazione della linea di contatto. Obiettivi: miglioramento prestazionale della linea anche in relazione alla possibilità di prevedere rotabile più performante; benefici ambientali derivanti dall’eliminazione della trazione diesel.
I bimodali continueranno a essere utilizzati: si toglierà il modulo diesel e andranno in modalità elettrica.
(da.ch.)