Parco: petizione per la sede a Valsavarenche
Giuseppino Bich, Adriano Chabod, Giuseppe Dupont, Guido Favre e Claudio Vicari sono i fondatori del comitato e i primi firmatari della petizione che chiede di portare a Valsavarenche la sede del Parco nazionale Gran Paradiso.
La controversia tra il Parco e la popolazione di Valsavarenche nasce negli anni Settanta, ma diventa rovente a metà degli anni ottanta, con l’attentato dinamitardo e l’autonegazione del diritto al voto dei suoi abitanti per l’ampliamento dei confini dell’area protetta a includere l’intero territorio comunale.
L’obiettivo dell’iniziativa di alcuni amministratori o ex amministratori comunali (di entrambi gli schieramenti), e del consigliere di amministrazione del Parco Dupont, è quello di integrare l’emendamento che i parlamentari valdostani presenteranno alle Camere, sulle sedi legali e amministrative del Parco nella frase «…una sede in un comune del versante piemontese e una sede in un comune del versante valdostano del Parco» con la dicitura «all’interno dei confini dell’area protetta» e che la scelta della localizzazione della sede sia presa di concerto dalle Regioni Piemonte, Valle d’Aosta con il Ministero all’Ambiente.
«Il Parco ha voluto prenderci e metterci dentro – commenta Dupont – ma noi non abbiamo avuto molti benefici, anzi, che adesso si metta una mano sulla coscienza e che ci dia la sede, un’opportunità per rilanciare il territorio e creare un indotto alle nostre attività».
La petizione, aperta a tutti i valdostani e ai turisti, sarà disponibile nei prossimi due mesi nelle manifestazioni e negli eventi di richiamo popolare, il primo appuntamento sarà alla Batailles de Reines di Aymavilles, il 15 aprile.
(erika david)