Costi della politica, taglio della spesa del Consiglio Valle di 1,5 milioni
Tutti d’accordo, per una volta, i politici valdostani. La Prima commissione consiliare regionale “Istituzione e autonomia”, presieduta dal consigliere PDL, Alberto Zucchi, riunita oggi, ha infatti espresso parere favorevole all’unanimità su un nuovo testo risultante dal coordinamento delle due proposte di legge in materia di costi della politica presentate da Uv, Sa, Fa, PDL e PD e da Alpe. Il testo scaturisce da una serie di emendamenti proposti dalla presidente del Consiglio, Emily Rini (foto), relatrice dell’iniziativa. “Il voto unanime della Commissione è per me motivo di grandissima soddisfazione – commenta Emily Rini -; è un tema su cui ho lavorato sin dal mio insediamento”.
Il testo che sarà sottoposto al Consiglio disciplinerà tre punti fondamentali: “il funzionamento dei gruppi consiliari, con il contributo che viene fissato a 432 euro per ogni consigliere, oltre alla introduzione della terzietà dei controlli e della massima pubblicità dei rendiconti; il sistema previdenziale contributivo dei consiglieri, con adeguamento al modello della Camera dei deputati che porta a un ulteriore ribasso delle quote (per un totale del 33% e non più del 63% previsto dall’attuale normativa) e innalzando l’età per in conseguimento del vitalizio (65 anni); il trattamento indennitario dei consiglieri, che viene sganciato da quello dei parlamentari e che vede l’eliminazione di ogni tipo di rimborso chilometrico. Il risparmio totale sarà di circa 1,5 milioni”.
La legge avrà effetto dal primo gennaio 2013. “Si tratta di un forte segnale che il Consiglio dà ai cittadini in questo momento di crisi e che auspico possa essere percepito come una risposta seria e concreta da parte della classe politica”, conclude la presidente.
“Nel giorno stesso in cui la Camera dei deputati dovrebbe votare definitivamente il decreto sui costi della politica (il governo Monti ha chiesto la fiducia, con il PDL che si è astenuto sia al Senato che alla Camera, anche se poi il decreto è passato, ndr), il Consiglio regionale della Valle d’Aosta, il primo in Italia, ha votato all’unanimità un testo che entrerà in vigore il primo gennaio – commenta con soddisfazione il presidente della Commissione, Alberto Zucchi -. Si tratta di una riforma che riassume le posizioni di tutti i gruppi consiliari e che è il frutto di un confronto sereno e responsabile”.
“Come gruppo Alpe esprimiamo soddisfazione per questo provvedimento che dopo molte sollecitazioni da parte nostra ha finalmente affrontato la questione in modo serio e non solamente simbolico – conferma Alberto Bertin -. E’ il segnale che finalmente tutte le forze politiche hanno preso coscienza della necessità di intervenire, ma è anche un segnale concreto di riduzione dei costi della politica che diamo alla comunità”.
(l.m.)