Forte di Bard: «Nel dossier 5Stelle inesattezze e imprecisioni»
Le contestazioni riportate nel dossier del Movimento 5 Stelle sono «infondate e le informazioni rese, ricche di inesattezze e imprecisioni, sono per lo più riconducibili a meri pettegolezzi». E’ quanto scrive in un comunicato l’Associazione forte di Bard, replicando ai rilievi dei grillini in merito alla gestione della struttura.
«Il Forte di Bard, grazie alloperato dellAssociazione in sinergia con gli altri attori dello sviluppo turistico culturale della regione – spiegano i responsabili del sito museale -, rappresenta un punto di forza dellofferta della Valle dAosta, generando flussi diretti e indiretti di visitatori a beneficio dellintero sistema regionale ripetutamente documentati in questi sette anni di attività». Sulla gestione chiariscono: «Lattività amministrativa dellAssociazione è assoggettata al controllo di un Collegio dei Revisori dei Conti e i bilanci sia in fase preventiva che consuntiva sono sottoposti per approvazione ogni anno allAssemblea ordinaria dei soci, che ricomprende oltre a Regione e Finaosta anche due primarie Fondazioni Bancarie private ossia la Cassa di Risparmio di Torino e la Compagnia di San Paolo. I ricavi dellAssociazione in relazione allesercizio 2012 sono stati pari a euro un milione 776 mila 289 euro». E puntualizzano: «La lettura data ad alcuni dati di bilancio ignora da un lato la complessità strutturale del sito e del monumento sia a livello architettonico sia a livello impiantistico e manutentivo e dallaltro le dinamiche economico-finanziarie del settore di riferimento dei Beni culturali. Lo sforzo del Consiglio di Amministrazione e della struttura è costantemente rivolto al recupero di economie sia nelle aree tecniche sia nella produzione artistica, anche internalizzando attività normalmente esternalizzate al fine di ridurne gli oneri. Quanto sopra per contrarre progressivamente il divario tra le entrate proprie e i fabbisogni di funzionamento e di investimento, comunque negativo per definizione nel settore di riferimento dei beni culturali caratterizzato prevalentemente da ricadute immateriali e dirette e indirette sullindotto». Nel concludere il comunicato mette in evidenza come «alcuni dei progetti culturali portati in Valle dAosta al Forte di Bard abbiano rappresentato eventi senza precedenti in termini di valore artistico e ritorno di immagine» e come «siano stati resi economicamente possibili solo attraverso un intenso lavoro di networking internazionale con altre istituzioni culturali, con un notevole abbattimento dei costi grazie alleliminazione di livelli di intermediazione».