Idv, Messina, candidato alla segreteria: «L’autonomia deve permettere di essere all’avanguardia»
«L’Italia dei Valori dovrà essere un partito di squadra, e non di un uomo solo, che dovrà portare avanti un progetto comune, partendo dal territorio». Lo ha sostenuto Ignazio Messina, già deputato dell’Idv, uno dei cinque in corsa per la segreteria nazionale del partitito di Antonio Di Pietro, salito ad Aosta, dove la sua mozione ha ottenuto la maggioranza dei voti.
Il congresso fondativo è in calendario a Roma a fine giugno. A contendergli la segreteria sono: Antonio Borghese, Niccolò Rinaldi, Matteo Castellarin e Nicola Scalera. «Porteremo avanti una sfida corretta fino all’elezione e poi la parola d’ordine sarà collaborazione», puntualizza Messina. «Noi crediamo nello spirito di collaborazione e nella rinascita del partito che deve rilanciare l’azione politica sul territorio», ha aggiunto Marco Belardi, segretario regionale dell’Idv. Messina parla di «battaglie per i diritti civili, per la legalità, e per il lavoro», di politica che «deve guardare ai cittadini, riappropriarsi delle piazza, ascoltando i problemi della gente» e dice basta «ai senatori a vita, una carica che protegge, a volte, dai guai giudiziari». Messina vede un Idv «riformista, radicato sul territorio, in grado di dare risposte concrete ai cittadini”. Dell’autonomia speciale, arriva dalla Sicilia, dice: «Deve permettere ai cittadini, tutti, di essere all’avanguardia». (Foto: Marisa Bracci, Marco Belardi e Ignazio Messina)
(danila chenal)