La voglia matta di Alexandro Dossena: «La mia squadra farà la guerra su tutti i campi»
Camicia e pantaloni scuri, barba incolta, sguardo determinato. Si è presentato così Alexandro Dossena (in foto con il DS Christian Filippella e il vice Ivan Stincone), l’allenatore scelto dal Vallée d’Aoste per ricominciare dalla serie D dopo la bruciante retrocessione dalla Lega Pro. Un ritorno per il 35enne mister lombardo (36 anni li compirà il 7 settembre), che in casa granata ha vissuto sette mesi intensi da vice di Benito Carbone. «Quando un paio di mesi fa ho comunicato al mio mister che avevo deciso di andare avanti da solo – ha raccontato oggi in conferenza stampa -, non c’era nulla che facesse pensare a un mio ritorno in Valle. Avevo richieste da alcune società ambiziose di serie D, di Eccellenza o di settori giovanili professionistici, ma quando è arrivata la chiamata del Vallée d’Aoste non ho avuto dubbi, perché se qualcuno che ti ha avuto come vice in una stagione difficile, caratterizzata da alcune vicissitudini, ti richiama, vuol dire che ha apprezzato non solo l’allenatore, ma anche l’uomo. E’ un’opportunità importante e vedrò di sfruttarla dando il massimo». E proprio sui problemi dell’ultima annata Dossena non ha potuto esimersi dal ritornare, anche se lo ha fatto con grande signorilità: «Quando si retrocede, le responsabilità sono di tutti e l’unica cosa utile è fare autocritica: io l’ho fatta, come sempre, anche perché sono convinto che si possa crescere di più dagli insuccessi che dalle vittorie, che rischiano di farti dare per scontate alcune cose e convincerti che sai fare tutto. Se lo scorso campionato è finito con una retrocessione è anche colpa di tutto lo staff tecnico, io compreso. Ma adesso bisogna pensare al futuro e per me il futuro è oggi». Il mister ha quindi spiegato il suo credo: «Con la società condividiamo gli stessi valori: crediamo nei giovani, nell’umiltà, nella determinazione, nella voglia di sudare, cosa che i ragazzi ultimamente hanno un po’ perso. Non sono qui a fare il prete o il chierichetto, ma io ho tanta fame e i miei giocatori non devono essere da meno: nel calcio ci vuole molta continuità, non mi basteranno due exploit al mese. Come obiettivo dobbiamo salvarci il prima possibile, andando a fare la guerra con la bava alla bocca su tutti i campi; poi, una volta raggiunta la tranquillità, vedremo di puntare altri traguardi». Dossena, che sarà affiancato dal vice Ivan Stincone e dal preparatore atletico Fabio Di Bois, è poi entrato nei dettagli tattici: «I giocatori per rendere al meglio devono avere certezze, sentirsi sicuri, per cui, secondo me, non è utile cambiare tanti moduli in funzione dell’avversario. Io credo nel 4-4-2, il sistema che mi dà più garanzie ed è su quello che lavoreremo dal primo giorno di ritiro. Cercheremo di avere coppie per reparto che si completino, in modo da sfruttare in maniera diverse le situazioni di gioco. I giovani saranno importanti e non penso a loro come a qualcosa da mettere ai margini del gioco; la spina dorsale della squadra deve comunque avere una certa esperienza».
Il direttore sportivo, Christian Filippella, ha spiegato che sta lavorando «per avere la rosa quasi definitiva entro fine mese, poi, ad agosto, ci potrebbe essere l’opportunità di piazzare qualche colpo con i giocatori di esperienza che non si sono accasati in categoria superiore. Dossena è stata la nostra prima scelta, perché volevo un mister giovane, con la mentalità vincente e con tanta fame: vogliamo vedere una squadra che lotti su qualsiasi campo e che non si fermi davanti a nessun ostacolo». Il DS non ha chiesto al mister la promozione: «Il nostro obiettivo non è vincere il campionato. Finché non sarà risolto il problema dello stadio non abbiamo intenzione di fare un nuovo bagno di sangue tornando tra i professionisti per poi giocare fuori Valle».
In coda alla presentazione di Alexandro Dossena, il responsabile del settore giovanile Paolo Cafasso ha ufficializzato la nomina di Massimo Giovetti a tecnico della Juniores. «L’anno scorso ha fatto molto bene con i Giovanissimi nazionali – ha spiegato Cafasso – ed era giusto dargli l’opportunità di confrontarsi con un campionato importante come quello della Juniores nazionale. A livello societario ci stiamo muovendo per creare collaborazioni con le altre società valdostane, in modo da dare ai ragazzi l’opportunità di crescere nelle migliori condizioni ed essere poi pronti al salto in prima squadra». Giovetti è parso molto determinato: «Quando la società mi ha fatto la proposta ho preso un po’ di tempo, ma avevo già deciso di accettare. Per me è un’altra bella sfida, che affronto con grande entusiasmo; tra l’altro avrò la fortuna di avere davanti un allenatore come Dossena, dal quale potrò imparare tantissimo».
(davide pellegrino)