Droga: fermata con siringa e laccio emostatico in auto, condannata per guida sotto l’effetto di stupefacenti
E’ stata condannata a sei mesi di reclusione, al pagamento di 1.500 euro di multa e a tutta una serie di limitazioni amministrative (tra cui la confisca dell’auto e provvedimenti relativi alla sua patente di guida), Luciana Annunziata, trentatreenne di origini molisane, nel processo andato in scena questa mattina dinanzi al giudice monocratico del Tribunale di Aosta, Davide Paladino.
La donna è stata condannata per essersi messa alla guida della sua Chrysler Voyager sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: i fatti contestati, così come riscostruito in aula dall’agente che operò il controllo sulla conducente della monovolume, risalgono al pomeriggio del 20 marzo del 2012, quando una Chrysler Voyager venne notata procedere a zig zag lungo corso Battaglione, ad Aosta.
Una volta fermata l’automobile, dalla stessa fu fatta scendere la conducente, Luciana Annunziata, visibilmente confusa, disorientata e con movimenti rallentati.
Sul sedile dal lato conducente, quindi, gli agenti notarono una siringa sporca di sangue, dettaglio che consigliò agli stessi inquirenti di procedere a un controllo più approfondito dell’auto, dalla quale spuntò fuori anche un laccio emostatico.
Da qui l’accusa di guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, nonostante in aula il difensore della donna, l’avvocato Gianfranco Sapia di Aosta, abbia basato la sua strategia di difesa dell’imputata sull’impossibilità di provare quando la trentatreenne assunse effettivamente stupefacenti.
(pa.ba.)