Lavoratori sul piede di guerra per la chiusura della piscina di Variney
Tenuti all’oscuro di tutto. E’ questa la denuncia portata avanti dal coordinamento ex collaboratori e dipendenti “Serenissima Nuoto”, dopo la notizia della chiusura della piscina di Variney, prevista per il 18 gennaio 2014. «Questa chiusura creerà un grave ammanco per tutto il nuoto valdostano – spiega il portavoce Andrea Camilletti -. Tuttavia, né la società “Serenissima nuoto”, né la comunità montana Grand Combin hanno comunicato alcunché ai dipendenti che quotidianamente lavorano con passione e che sono venuti a sapere della rescissione del contratto dagli organi di stampa. Noi continueremo a lavorare con dedizione e professionalità presso l’impianto fino all’ultimo giorno». Camilletti continua passando all’attacco. «Chiediamo che si considerino le preoccupazioni, le istanze e le difficoltà dei venticinque collaboratori e dipendenti che a breve perderanno il proprio impiego – esclama ancora Camilletti -. Solo la nostra professionalità, dedizione e passione, hanno permesso alla piscina di Variney di conservare e incrementare gli standard qualitativi, mantenendo un buon afflusso nonostante la pesante recessione. La piscina di Variney è un punto di riferimento per la comunità Grand Combin e per il settore natatorio dell’intera Valle, visto che ci sono centinaia di bambini che frequentano regolarmente i corsi di nuoto e di acquaticità; i corsi di acquafitness sono sempre al completo; il pubblico che utilizza le corsie per il nuoto libero è spesso considerevole. Inoltre, diverse società sportive di Aosta utilizzano quotidianamente la piscina per gli allenamenti. Insomma, la chiusura potrebbe far collassare i già delicati equilibri del settore natatorio valdostano e creare una congestione allo storico impianto di Aosta. Ci auspichiamo che si arrivi a un accordo per mantenere aperto questo impianto strategico».
(al.bi.)