Spese della politica: regali di nozze con i soldi del gruppo consiliare
Regali di matrimonio, strenne natalizie, motorini, viaggi e la spesa al mercato.
C’è un po’ di tutto tra gli acquisti fatti con i contributi pubblici per i gruppi consiliari (Uv, Stella Alpina, Fédération Autonomiste, Alpe, Pd, Pdl) tra il 2009 e il 2012.
Lo ha comunicato il capo della Procura di Aosta, Marilinda Mineccia, nella conferenza stampa di oggi che ha illustrato l’attività di inquisizione portata avanti dalla Procura in collaborazione con i Marescialli Mario Lombardo, Vincenzo Canzano e Pasquale Giordano, il Brigadiere Massimo Cremaschi della Guardia di Finanzia, il Maresciallo Raffaele Leccia e l’Appuntato Gennaro Patierno del Nucleo tributario.
Attività meticolosa e dettagliata che ha permesso una ricostruzione completa dell’utilizzo dei contributi, come ha spiegato Mineccia: «Tutti i contributi sappiamo dove sono finiti».
Nessun nome, nessuna cifra totale che quantifichi il fenomeno perché «gli indagati avranno 20 giorni di tempo per fornire spiegazioni e qualcuna di queste posizioni potrebbe essere archiviata».
Trentatre gli avvisi di garanzia spediti, 34 le persone indagate: le ipotesi di reato contestate per tutti i gruppi consiliari sono finanziamento illecito dei partiti, peculato (utilizzo personale di soldi pubblici) e indebita percezione di contributi pubblici.
Alla base delle ipotesi di reato, secondo il procuratore Mineccia ci sarebbe una grande confusione tra gruppi consiliari e partiti e movimenti politici.
«Vorrei che questo portasse tutti a una riflessione sull’utilizzo dei fondi pubblici. Dobbiamo uscire da questa fase storica dove il denaro pubblico è usato con leggerezza. Mi piacerebbe che ci fosse una presa di coscienza sulla gravità di questi fatti».
In foto il procuratore Marilinda Mineccia e il Maresciallo Pasquale Giordano.
(erika david)