Europa: via libera in Commissione consiliare al programma di fondi Fse e Fesr
Parere favorevole a maggioranza dalla quarta Commissione consiliare “Sviluppo economico” della Regione Valle d’Aosta a due proposte di programma di investimenti per la crescita e l’occupazione 2014-2020: una cofinanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), l’altra dal Fondo sociale europeo (Fse), entrambe approvate dalla Giunta regionale il 13 giugno scorso.
Si sono astenuti i gruppi Alpe, Pd-Sinistra Vda e Uvp. I due atti passeranno al vaglio del Consiglio regionale, per arrivare a Bruxelles entro il 22 luglio. Fondi che «in un ambito di ridimensionamento delle risorse a disposizione del bilancio regionale», spiega il presidente della Commissione, Giuseppe Isabellon (Uv), «garantiscono delle risposte anche in termini di investimenti in settori strategici quali la formazione, l’occupazione e l’impresa. Ieri pomeriggio, abbiamo audito tutte le categorie economiche e sociali che si sono espresse positivamente sui provvedimenti».
E’ previsto un investimento complessivo di 64.000.000 euro il Programma Fesr, di cui 32 mln (50%) a carico dell’Unione europea, 22,4 (35%) a carico del Fondo di rotazione statale e 9,6 (15%) a carico della Regione. Si articola su tre obiettivi: rafforzare la competitività, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione dell’economia valdostana; promuovere la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica al fine di ridurre i consumi energetici e incentivare sistemi di trasporto a basso impatto ambientale; valorizzare le risorse naturali e culturali della Valle d’Aosta.
Il Programma Fse comporta un investimento complessivo di 55,2 mln euro, di cui 27,6 mln (50%) a carico dell’Unione europea, 19,3 mln (35%) a carico del Fondo di rotazione statale e 8,2 mln (15%) a carico della Regione. Si focalizza in particolare sul’inserimento occupazionale dei giovani e il miglioramento della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, il sostegno all’occupabilità dei soggetti deboli con una specifica attenzione al reinserimento lavorativo dei disoccupati di lunga durata, il rafforzamento dell’accesso ai servizi sociosanitari ed educativi a favore dei soggetti fragili, il contrasto alla dispersione scolastico-formativa, il consolidamento delle opportunità di istruzione superiore, il potenziamento dell’accesso degli adulti alla formazione lungo l’arco della vita lavorativa, il miglioramento, grazie anche alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, dell’efficienza dei servizi resi a cittadini e imprese.
(foto: Giuseppe Isabellon)
(re.newsvda)