Crisi politica: l’UVP apre al dialogo, «ma non è una prova di ingresso in maggioranza»
L’UVP apre al dialogo, dando mandato alla Commissione politica «di aprire un dialogo serio con le forze politiche autonomiste e progressiste per verificare l’esistenza delle condizioni necessarie per uscire dall’impasse politica della maggioranza, impasse che non permette di risolvere i problemi reali dei cittadini e delle imprese e che rischia di allontanare ancora di più i cittadini dalla vita politica e dalle istituzioni».
L’UVP – si legge nella nota seguita alla riunione del Conseil des Communautés di ieri sera, martedì – «ribadisce la validità dei principi e dei valori che sono alla base del progetto politico di cambiamento presentato nel 2013, confermando la validità dell’alleanza autonomista e progressista e condannando gli attacchi, anche personali all’UVP, anche dai presunti alleati che, con il loro comportamento, indeboliscono la coesione e la credibilità della coalizione».
Presidente Favre, questa apertura al dialogo sa di prova di ingresso in maggioranza, è pronto il rimpasto?
«Nessuna prova di ingresso in maggioranza – commenta Alessia Favre – dopo la riunione del Conseil des communautés di ieri abbiamo ribadito la nostra disponibilità al dialogo, a sederci a un tavolo delle trattative, non per modificare l’attuale assetto di governo – per il quale servono ben altri passaggi – ma perchè al tavolo per uscire dall’impasse politica l’UVP vuole esserci. Abbiamo raccolto l’appello del Conseil Fédéral dell’UV e l’appello a uscire dall’immobilismo di Alpe e ribadendo la validità del nostro progetto politico, siamo disposti al confronto. E lo abbiamo ribadito, nel caso in cui un progetto certo, di riforme e di cambiamento non sarà possibile, allora non rimarrà che tornare alle urne».
Nella foto, la presidente UVP Alessia Favre.