Presidenza del Consiglio, congelate le dimissioni dell’Ufficio
Con 21 voti favorevoli (Uv, Sa, Pd Sinistra VdA) e 14 contrari (Alpe, M5S e UVP) il Consiglio regionale ha deciso per il “congelamento” delle dimissioni dell’Ufficio di presidenza, rinviando l’accettazione delle stesse e la nuova elezione alla prossima seduta del Consiglio Valle dopo un confronto tra le forze politiche.
“Chiediamo il rinvio dell’accettazione delle dimissioni dell’Uffico di presidenza del Consiglio per trovare un’unità tra le forze politiche sui contenuti legati al ruolo del Presidente del Consiglio”, hanno detto i capigruppo di Uv e Stella Alpina, Joel Farcoz e Stefano Borrello in apertura dei lavori della due giorni di Consiglio Valle. Rinvio che di fatto congela le dimissioni e fa restare in carica pro tempore l’Ufficio di presidenza.
Per Raimondo Donzel (Pd) “ci vuole un progetto di condivisione dell’aula”. Per Luigi Berstchy (Uvp): “Apriamo un tavolo di confronto sul progetto di lavoro, ma ricordiamo che per noi la Presidenza del Consiglio non si può barattare con altre questioni politiche”.
Per Albert Chatrian (Alpe): “non gradiremmo che questa carica istituzionale diventi una merce di scambio. Chiediamo un confronto in aula nel prossimo Consiglio”.
Per Stefano Ferrero (M5S): “non vediamo nè responsabilità nè segnali, oggi diamo l’ennesima brutta impressione ai valdostani, quella di una politica che tiene in ostaggio la comunità valdostana perché ferma, non riesce a decidere. Il rinvio dell’elezione è inutile, bisogna decidere adesso”.
Per il Presidente della Regione, Augusto Rollandin: “in questi mesi c’è stata una richiesta tra le forze politiche di dialogo, dialogo che c’è stato come per esempio per la legge elettorale degli enti locali. Per l’Ufficio di presidenza nessun incontro segreto; le forze politiche si stanno confrontando su più fronti”.
(l.m.)