Aosta: per 2015 in arrivo la stangata TARI
Con Imu e TASI rimaste invariate, «per la prima volta anche a livello di legislazione» spiega l’assessore ai Servizi Finanziari Carlo Marzi, ci pensa la TARI a regalare l’annuale stangata. Questo quello che emerge dalla determinazione delle tariffe per l’anno 2015 analizzata dalla quarta commissione consiliare nell’ambito della discussione per il bilancio di previsione 2015-2017. «Con 6 milioni 579 mila euro è l’unico dato in aumento – spiega Marzi – perché recepiamo una normativa regionale che prevede costi maggiori per il conferimento e lo smaltimento dei rifiuti. Già lo scorso anno siamo riusciti a evitarlo andando a rintracciare coloro che non pagavano, ma quest’anno era inevitabile. Inoltre, dal 1° giugno partirà la raccolta dell’umido sul territorio comunale, con conseguente aumento dei rifiuti da conferire e dei costi a monte. Nonostante tutto, però, siamo riusciti a mantenere le detrazioni per chi rientra nelle fasce ISEE, con i pagamenti previsti tra ottobre e gennaio (dicembre escluso) per evitare sovrapposizioni».
A sollevare il caso ci pensa Luca Lattanzi (Gruppo misto): «Si parlava della raccolta differenziata come di un qualcosa che, a regime, avrebbe abbattuto i costi – esclama -, ma ora siamo al paradosso che si producono meno rifiuti e si paga di più. Un aumento di 800 mila euro dallo scorso anno è notevole, a maggior ragione se si pensa che, per quanto riguarda le spese di smaltimento, siamo passati dai 180 mila euro del 2010 ai 980 mila del 2015». A spiegare l’arcano ci pensa l’ingegnere Marco Framarin, dirigente dell’area T2: «L’aumento è dovuto a due fattori – spiega Framarin -. L’impegno del Comune si ferma a prima dello smaltimento dei rifiuti, dove entra in gioco la Regione, che fissa le tariffe per il conferimento all’impianto di Brissogne: qui c’è stata un’escalation, dovuta proprio all’aumento della tariffa unitaria, che porta al paradosso per cui si conferiscono meno rifiuti, ma aumenta il prezzo. Parlando di cifre, la tariffa è passata da 18 euro a tonnellata agli attuali 80, per cui diventa fondamentale far capire ai cittadini che la minor produzione di rifiuti indifferenziati diventa anche un beneficio economico. A questo si va ad aggiungere la recente tariffazione della raccolta differenziata voluta dai consorzi, la partenza della raccolta organico (che vuol dire un aumento del servizio, serate informative e conseguenti costi ulteriori), la distribuzione di cassonetti aggiuntivi per raccolgliere l’organico, e infine la riorganizzazione dei flussi di conferimento, che comporta anche la sostituzione di tutti gli adesivi sui cassonetti».
(al.bi.)