Federdistribuzione: alta adesione allo sciopero anche in Valle
«In data odierna è stato indetto uno sciopero. Ci scusiamo per i disservizi». Un foglio di carta sulle bilance e le vetrine dei banchi del taglio e del fresco, a spiegare l’assenza degli addetti, sono il simbolo dello sciopero indetto per oggi, sabato 7 novembre, dalle sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil, contro la rottura delle trattative, dopo due anni di negoziato per la definizione di un contratto collettivo nazionale di lavoro, «a causa delle rigidità e dell’atteggiamento dilatorio mantenuti da Federdistribuzione».
Fino a lunedì non saranno resi noti i dati sull’adesione, che, secondo Isabelle Buillet (Filcams-Cgil), sembra essere alta: «Il 90% dei dipendenti del Carreforu Market di via Festaz, dell’Oviesse, il 60% di Limoni, il 40% del Billa di corso Battaglione e il 30% del Carrefour di Pollein hanno aderito. Per conoscere gli altri bisognerà aspettare fino a lunedì».
A rischio, secondo Buillet, importanti istituti come scatti di anzianità, permessi retribuiti, distribuzione dell’orario di lavoro e sospensione dell’incidenza delle tredicesime e quattordicesime mensilità sul trattamento di fine rapporto.
«Federdistribuzione vuole ridurre il costo del lavoro senza rendersi conto che chi fa girare l’economia siamo noi, noi lavoratori che facciamo la spesa nei magazzini dove lavoriamo» ha detto Buillet questa mattina in occasione di una conferenza stampa affollata da numerosi dipendenti in sciopero.
Ancora da confermare una seconda giornata di sciopero in programma per sabato 19 dicembre.
In foto i membri del direttivo Filcams: Giampiero Baldon, Anna Colopi, Ivana Garino e Isabelle Buillet
(erika david)