Vandalismo, vice sindaco Aosta: «caduta di civiltà»
«Gli atti di vandalismo colpiscono quando meno te lo aspetti, deturpando luoghi e opere; l’opera ‘Caduta di un impero’ è diventata così involontariamente testimonianza della caduta di civiltà, di valori e di quel rispetto dei beni comuni che dovrebbe essere invece alla base di un comportamento civile e dignitoso». La vice sindaca di Aosta Antonella Marcoz ha commentato così l’ennesimo atto di vandalismo dei soliti imbecilli che qualche giorno addietro hanno danneggiato uno dei jolis coins, l’installazione dal titolo ‘Caduta di un impero’, dell’artista Marina Torchio, alla Porta Praetoria. Sorpresa e dispiaciuta, la stessa artigiana ha spiegato «che le cose non possono tornare come prima perchè ils ignificato con cui erano state collocate le opere oggi è cambiato. Riorganizzerò l’allestimento in modo diverso, utilizzando anche i pezzi danneggiati e rotti. Voglio trovare un significato dietro tutto questo, le cose cambiano, mutano così come è proprio della vita. Con questa suggestione darò vita a un allestimento diverso». Quest’oggi, mercoledì 17 agosto, la vice sindaca, l’assessore comunale al Decoro urbano Andrea Edoardo Paron, la dirigente comunale Elisabetta Comin, la storica dell’arte Sandra Barbieri e la scultrice Marina Torchio hanno effettuato un sopralluogo proprio per visionare l’opera danneggiata. «Non si tratta del primo atto vandalico – ha spiegato l’assessore Andrea Edoardo Paron – questa notte è stata danneggiata anche la scultura di Emo Giuliano Broccard, all’Arco d’Augusto. Siamo amareggiati e colpiti dal poco senso civico che non fa che danneggiare la cultura, l’arte, l’immagine turistica della città, senza contare il danno erariale che questi atti procurano. La polizia locale ha preparato una denuncia contro ignoti e si sta occupando delle indagini». Nella foto a sinistra l’opera danneggiata; più a destra il sopralluogo. La prima a sinistra è l’artista artigiana Marina Torchio. Accanto a lei la vice sindaca Antonella Marcoz, l’assessore Andrea Edoardo Paron, la dirigente Elisabetta Comin e la storica dell’arte Sandra Barbieri. (re.newsvda.it)