Anziani maltrattati, OSS rinviata a giudizio
A metà ottobre, il giudice del Tribunale di Aosta aveva optato per la misura interdettiva dell’allontanamento dalla struttura nella quale lavorava, anziché disporre nei suoi confronti un’altra misura cautelare più impattante.Accuse pesantissime, quelle mosse nei confronti dell’operatrice socio-sanitaria Rosa Angela Serra, 57 anni di Sarre, in servizio alla Casa Famiglia San Cassiano di La Salle, gestita per conto della parrocchia dalla cooperativa sociale Socialnis di Biella.Schiaffi, insulti e condotte non sempre conformi al regolamento interno alla struttura in tema di comportamenti da adottare nell’espletamento della propria mansione. In una parola, maltrattamenti.Questa l’ipotesi di reato emersa nell’ambito di un’inchiesta dei carabinieri e coordinata dalla Procura della Repubblica di Aosta, che ha portato il gup aostano Eugenio Gramola a disporre il rinvio a giudizio di Rosa Angela Serra, che verrà processata il prossimo 20 aprile davanti al giudice monocratico.Secondo l’accusa – rappresentata dal sostituto procuratore Carlo Introvigne – l’operatrice socio-sanitaria, nel periodo compreso tra il luglio 2013 e il giugno 2016, avrebbe perpetrato maltrattamenti ad alcuni anziani ospiti della struttura «percuotendoli, strattonandoli e omettendo di fornire loro la necessaria assistenza dovuta in base alle proprie necessità quotidiane».All’indomani del provvedimento di allontanamento dalla struttura adottato dal giudice, il parroco di La Salle, don Silvio Perrin, aveva commentato: «Già tempo fa volevamo allontanarla, non è stato possibile farlo. Siamo assolutamente favorevoli al fatto che si faccia chiarezza».Dal canto suo, Igor De Belli della Funzione Pubblica della Cgil aveva replicato: «Siamo stupiti da questa notizia, così come dalle affermazioni del parroco di La Salle, assolutamente fuori luogo».L’indagine dei carabinieri scattò nel marzo 2016, a seguito di una denuncia presentata in caserma dai familiari di un’anziana.(pa.ba.)