Comuni: A Pollein Consiglio sospeso per un verbo al futuro
Il Consiglio comunale per l’approvazione del bilancio di previsione è stato sospeso e rinviato per vizio di legittimità. A chiedere la sospensiva il consigliere della minoranza Pollein nel cuore Enrico Romagnoli, che si è appellato al regolamento comunale in base al quale gli atti devono essere depositati in segreteria contestualmente alla data di convocazione della seduta dell’assemblea cittadina. La partita si è giocata su un verbo al futuro nell’avviso di convocazione del Consiglio, datato al 23 marzo, che recita «i documenti relativi agli altri argomenti iscritti all’ordine del giorno saranno depositati presso l’ufficio di segreteria venerdì 24 marzo 2017». Richiama al rispetto delle regole Romagnoli: «gli atti corredati di documenti devono essere depositati a decorrere dal giorno in cui è firmata la convocazione» e sottolinea: «il mio non è un banale esercizio di pignoleria ma è salvaguardia del Comune come istituzione pubblica» e conclude: «gli atti assunti in quest’aula, qualora la seduta non fosse sospesa, potrebbe essere invalidati, impugnati».
La difesa e i dubbi
Prova a spiegare il segretario Elyana Yoccoz: «Le proposte c’erano fin dal 17 marzo». Cerca una via d’uscita il sindaco Angelo Filippini: «La predisposizione degli atti avviene in segreteria che ritengo abbia svolto il proprio compito come prevede il regolamento. Non mi pare ci sia un vizio di legittimità» e rivendica «la trasperenza e il rispetto dei termini di convocazione». Solleva dubbi il consigliere di maggioranza Jean-Pierre Celesia: «se la seduta va avanti la maggioranza potrebbe prestare il fianco a ricorsi».
La decisione e il battibecco
A questo punto viene decisa una sospensione. Al rientro il sindaco Filippini comunica: «preso atto della nota del consigliere Romagnoli il Consiglio è rinviato e convocato in via d’urgenza per le venti di domani sera (venerdì 20) per adempiere all’obbligo di legge che prevede l’approvazione del bilancio di previsione entro il 31 marzo». Sulla data di convocazione si accende nel corridoio un battibecco, misurato, tra Romagnoli e Filippini. Il primo fa presente al sindaco che non intercorrono cinque giorni tra la data di deposito della relazione del revisore dei conti e la convocazione di un nuovo Consiglio. Sbotta il secondo: «va bene, lo faremo sabato e perché no domenica». Il aula consiliare approderà anche la vicenda legata al conflitto di interesse tra revisore dei conti e presidente della Banca di Credito cooperativo valdostana, alla quale sono affidati i servizi comunali di tesoreria, entrambi ricoperti da Marco Linty. La minoranza annuncia fior di pareri ‘tranchant’.(danila chenal)