Idrocarburi in Dora: Forestale sequestra sito Pollein
La stazione di pompaggio dell'oleodotto è stata posta sotto sequestro; continuano intanto le operazioni di bonifica. La Regione dà mandato all'Eni di procedere con ulteriori interventi
È stata sequestrata dal Corpo forestale della Valle d’Aosta la cisterna della stazione di pompaggio dell’oleodotto Eni di Pollein, ormai in disuso, dalla quale, secondo i primi accertamenti, giovedì sono fuoriusciti idrocarburi che si sono riversati nella Dora Baltea.
Il sequestro
La decisione è stata presa alla luce dei primi rilievi, come spiega il comandante della Forestale Luigi Bianchetti: «Abbiamo riscontrato una perdita di qualche centinaia di metri cubi di idrocarburi diluiti probabilmente con acqua piovana – sottolinea il comandante -, ma ora dovremo fare verifiche ulteriori. Stiamo tenendo sotto controllo gli argini della Dora, mentre l’Arpa sta effettuando i primi campionamenti».
Il fatto
Il problema, segnalato da militari in servizio all’eliporto di Pollein, che giovedì si erano allarmati dopo aver sentito un forte odore, è stato immediatamente affrontato dai vigili del fuoco, che sono ancora in ballo per le operazioni di messa in sicurezza della zona, compresa tra la Grand Place di Pollein e il depuratore di Brissogne.
Regione: Eni proceda con la bonifica
L’evento ha spinto la Regione a convocare un tavolo di coordinamento con Arpa, Protezione civile, vigili del fuoco, Forestale, responsabili del SubATO Monte Emilius ed Eni, per organizzare le operazioni di recupero.
Parte del materiale è già stato recuperato proprio dal personale addetto dell’azienda, attraverso il confinamento e lo spurgo del depuratore di Brissogne. Dal tavolo è poi emersa l’intenzione di proseguire le operazioni di recupero del prodotto confinato nelle vasche del depuratore, di continuare analisi e sopralluoghi.
Eni dovrà anche presentare la documentazione riguardante il procedimento di bonifica di tutte le aree interessate da eventuali contaminazioni.
Stop alla pesca
Intanto, a seguito della fuoriuscita di idrocarburi si è mosso anche il Consorzio regionale per la tutela, l’incremento e l’esercizio della pesca. Avendo lo sversamento «interessato la riserva No Kill della Dora Baltea, nei Comuni di Charvensod e Brissogne – si legge nell’ordinanza diffusa dal presidente Antonio Crea -, al fine di preservare l’incolumità dei pescatori e di tutelare il patrimonio ittico» viene ordinata la «chiusura della pesca in tutta la riserva, dal Pont Suaz in Comune di Charvensod fino al ponte autostradale a valle della barriera autostradale Aosta Est in Comune di Brissogne, dal giorno 2 novembre sino a revoca della presente ordinanza».
Chi non osservasse tale ordinanza sarebbe sottoposto a sanzioni.
(nella foto di Stopdown studio, un mezzo della Forestale in azione)
(al.bi.)