Casinò de la Vallée SpA, ok dei sindacati al piano tagli con 135 licenziamenti
Licenziamenti, prepensionamenti, tagli sui premi di produzione, sugli stipendi, sui permessi e le ferie. E’ quanto prevede l’ipotesi di accordo tra la Casinò de la Vallée SpA e i sindacati per il piano di risanamento dell’Azienda.
L’intesa è stata raggiunta a Saint-Vincent al termine di un lungo pomeriggio di confronto tra l’amministratore unico Filippo Rolando e le organizzazione sindacali.
I 168 esuberi al Saint-Vincent Resort & Casinò si trasformano così in 135 licenziamenti. Per 100 di questi si profila però uno scivolo incentivato verso la pensione. Gli altri 35 (servizi alberghieri) andranno a casa subito.
Per il raggiungimento del numero si è tenuto conto delle novità apportate dalla cosiddetta «quota 100». L’intesa prevede, per i lavoratori licenziati e avviati alla pensione, un incentivo all’esodo pari a 700 euro lordi per ogni mese di utilizzo della Naspi, cioè l’indennità di disoccupazione. Altre somme sono previste, in aggiunta, per i lavoratori precoci.
I sindacati hanno anche richiesto un fondo di solidarietà che sarà alimentato dai lavoratori che offriranno la disponibilità a una trattenuta da 50 euro al mese. Il fondo servirà al sostegno dei licenziati.
Forti tagli per chi resta
Le autoriduzioni di stipendio, frutto dell’intesa stipulata nel 2017, saranno prorogate fino al 2023. Fino allo stesso anno la quattordicesima mensilità non maturerà né verrà corrisposta.
Ridefinito anche tutto il sistema di premi così come l’orario settimanale di lavoro, che scende a 36 ore con 26 giorni di ferie e 92 riposi all’anno.
La parola ai lavoratori
L’accordo tra sindacati e azienda per chiudere la procedura di licenziamento collettivo dovrà essere formalizzato entro l’8 febbraio. Oggi le organizzazioni sindacali spiegheranno ai lavoratori in due distinte assemblee, alle 10 (Billia) e alle 16 (Casino) , i termini dell’ipotesi di accordo.
Giovedì 7 e venerdì 8 prossimi assemblea generale e referendum sulla bozza di intesa per l’approvazione o il rigetto.
«Rispetto alla procedura di licenziamento collettivo per 168 questo accordo è un male minore – commenta Claudio Albertinelli (Savt) -. Adesso speriamo che a fronte di questi ulteriori sacrifici richiesti ai dipendenti il manamagement sia in grado di assicurare un futuro all’Azienda».
L’intesa dovrebbe consentire all’Azienda di mettere all’incasso una importante riduzione del costo del lavoro – che scenderebbe a 25 milioni – che dovrebbe permettere la continuità sia al Billia che al Casinò. Dal 2014 (amministratore unico Luca Frigerio) in poi l’obiettivo/necessità è stato quello di un riequilibrio tra entrate – sempre in calo – e costi, con quello del personale da ridurre di almeno 11 milioni.
Martedì 5, sono previste le assemblea dei lavoratori del Casinò e del Grand Hotel Billia. I servizi alberghieri sono forse quelli più penalizzati: 35 licenziamenti e 29 prepensionamenti.
L’intesa sarà votata giovedì e venerdì dai lavoratori.