Bracciante agricolo morto ad Arnad: sospetto di capolarato
E' stata avanzata da un carabiniere sentito come testimone nel processo di occultamento di cadavere a carico di Piersandro Cout e Aldo Janin
Il bracciante romeno Aurelian Cochior, 42 anni, era arrivato ad Arnad tramite un sistema di “caporalato”; questo era organizzato anche via “facebook”. Fu trovato morto a nell’agosto 2017 ad Arnad, in località Fornelle. Lo ha riferito oggi in tribunale ad Aosta un carabiniere. E’ stato sentito come testimone nel processo per occultamento di cadavere a carico del proprietario dell’alpeggio dove l’uomo aveva lavorato «senza regolare assunzione». Sono indagati Piersandro Cout, di 49 anni, di Verrès e del suo collaboratore Aldo Janin, di 74 anni, di Arnad. L’ipotesi della procura di Aosta è che i due uomini abbiano voluto disfarsi del corpo del bracciante portandolo in un bosco.
Secondo gli accertamenti dell’Arma, Cochior «era arrivato in Italia venerdì 21 luglio ed era sparito tra sabato 22 e domenica 23». E’ quanto risultato dai tabulati telefonici. Il cadavere era stato trovato da un figlio di Janin il 5 agosto. Era «scalzo, in un territorio boschivo, e senza documenti addosso». Per i carabinieri era stato un altro cittadino romeno, dal proprio Paese natale, a organizzare i pulmini per portare in Valle d’Aosta i braccianti, in base alle richieste degli allevatori. Il giudice monocratico Marco Tornatore ha respinto la richiesta del pm di acquisire le sommarie informazioni testimoniali rese dai due imputati durante le indagini (perché all’epoca «erano senza difensore») e ha rinviato l’udienza all’8 marzo.
L’autopsia non aveva potuto accertare le cause della morte. Il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, era stato ritrovato due settimane dopo la scomparsa in località Fornelle, a 1.300 metri di quota, a valle dell’alpeggio. Per dargli una identità era stato necessario il raffronto del Dna con quello dei suoi familiari.
(re.newsvda.it)