È morto l’avvocato Carlo Federico Grosso
L'avvocato Grosso, professore emerito di Diritto penale all'Università degli studi di Torino, ha spesso intrecciato la sua attività da "principe del foro" con la Valle d'Aosta. Difese Annamaria Franzoni nel processo relativo al "delitto di Cogne".
È morto l’avvocato torinese Carlo Federico Grosso, uno dei penalisti italiani più conosciuti e apprezzati. Aveva 81 anni.
Tra i processi più significativi, difese Calogero Mannino nel processo sulla trattativa Stato-Mafia e, ancora, fu il legale di parte civile nel processo sulla strage di Bologna. Grosso era anche il legale de La Repubblica e de L’Espresso.
L’avvocato Grosso, professore emerito di Diritto penale all’Università degli studi di Torino, ha spesso intrecciato la sua attività da “principe del foro” con la Valle d’Aosta. Difese Annamaria Franzoni nel processo relativo al “delitto di Cogne”.
Oltre a vantare un curriculum ricco di processi importanti, in Valle d’Aosta il professor Grosso ha più volte difeso in giudizio l’ex presidente della Regione Augusto Rollandin. Ultimi esempi, in ordine cronologico, il processo incentrato su un presunto giro di corruzione in Valle d’Aosta e quello relativo alla nomina dei vertici di Finaosta.
Ma non si è limitato all’attività di legale e professore. Carlo Federico Grosso, infatti, ha dedicato una parentesi della sua carriera alla politica. È stato consigliere comunale e vicesindaco di Torino, nelle fila del Pci, e vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte.
Nel 1994 è stato eletto nel Csm, di cui è stato vicepresidente.
(f.d.)