Truffe agli anziani, come evitarle: ecco il vademecum “Più sicuri insieme”
Un vademecum per evitare le truffe agli anziani dal titolo “Più sicuri insieme”.
Il vademecum è stato presentato lunedì 16 settembre a di palazzo regionale da Istituzioni e le Forze dell’ordine regionali.
Nel mirino degli organizzatori i truffatori, quei soggetti per i quali «il sostantivo ”truffatori”è inadeguato – hanno detto tutti gli oratori – a identificare personaggi che sono e devono essere chiamati ”mascalzoni” per i miserabili comportamenti che attuano a danno degli anziani, persone deboli e indifese, rese ancora più fragili dalla solitudine e dall’indifferenza di una società che è sempre meno a misura umana».
Il vademecum, un opuscolo di poche pagine, di facile lettura, realizzato dal Ministero dell’Interno e da Anap Confartigianato, si intitola “Più sicuri isieme”
«Noi anzianotti – ha esordito Aldo Zappaterra, presidente dell’associazione nazionale anziani e pensionati Vda. – non siamo mai soli. Ricordiamocelo. Non dobbiamo né avere paura néè vergognarci. Chi vuole imbrogliare anziani e minori deve essere messo fuori gioco. Le Forze del’ordine e le Istituzioni sono al nostro fianco. Sempre. Ricorriamo a loro, chiamiamoli e denunciamo comportamenti fraudolenti».
Ha fatto eco a Zappaterra il rappresentante delle organizzazioni sindacali dei pensionati di Cgil, Cisl, Savt e Uil, Domenico Falcomatà– Il presidente dei pensionati Cgil (o Spi) ha ricordato che «i pensionati non sono un fardello della società, non sono il bancomat per tappare i buchi del bilancio dello Stato, sono cittadini più deboli che devono essere difesi dai miserevoli comportamenti di individui ignobili».
«In Valle – ha aggiunto Falcomatà – gli over 65 sono 29.664 ed il 52% è privo di un coniuge. E’ tempo di istituire un presidio sociale per tutelare e coinvolgere gli over».
Su questa linea si è espresso anche Yves Perraillon che rappresentava i pensionati delle organizzazioni datoriali. E’ entrato nel vivo del problema l’ispettore superiore Antonio Genito della Polizia postale di Aosta ed ha nesso l’accento «sul pericolo-truffe via Internet. E’ un mondo fantastico ma che è reale, con il quale l’approccio deve essere attento. I pericoli sono molti e vanno combattuti con gli esperti della Polizia di Stato».
Le truffe vie internet
L’ispettore Genito ha fornito alcuni esempi di truffe via Internet: il furto di identità, la truffa nigeriana, la truffa lotteria, la truffa sentimentale e la sex extortion. «Non cascateci – ha concluso Genito -, non curiosate su internet, chiamateci. Il 112 è lì pronto ad aiutarvi».
Diretto e immediato l’intervento del capitano dei carabinieri Danilo D’Angelo. «Da soli non ce la facciamo. abbiamo bisogno del vostro aiuto – ha detto rivolto agli anziani -. Meglio una chiamata in più che una in meno. I truffatori sono predatori, arraffano il bottino e scappano. Non fidatevi. Chiamate le forze dell’ordine. I Carabinieri sono vicini alla popolazione e vengono sempre in divisa».
La medesima esortazione a dare fiducia alle Forze dell’ordine l’ha lanciata il commissario capo della Polizia di Stato Eleonora Cognigni. «Non aprite la porta a chiunque – ha avvisato -. Sappiamo che la solitudine favorisce il dare fiducia a chi non la merita, ma chiamateci senza indugio. Aiutateci a fare il nostro lavoro e riusciremo a rendere vana l’opera del truffatore».
Sintetico ma efficare l’invito del tenente colonnello Francesco Caracciolo della Guardia di Finanza: «Non abbiate vergogna, chiamate le forze dell’ordine. Non siete voi i colpevoli ma quei mascalzoni che vi hanno fregato. Noi ci siamo».
Per il sostituto procuratore della Repubblica Carlo Introvigne «quella del vademecum è una iniziativa opportuna. Combattere la truffa, reato che ha un drammatico impatto sociale perché crea diffidenza nelle istituzioni».
A chiudere l’incontro il sindaco di Aosta, Fulvio Centoz, il quale ha condannato la truffa come «reato odioso e contro il quale anche il comune si batte» ed il presidente della Regione, Antonio Fosson, il quale ha bollato la truffa come «un delitto che ruba la sicurezza. Fidatevi delle Istituzioni e delle Forze dell’ordine.: insieme siamo più forti».
Il vademecum
I tuffatori possono essere uomini o donne anche anziani. Sono in borghese e generalmente vestono in maniera elegente.
Chi ha cattive intenzioni può suonare al tuo campanello fingendosi un funzionario pubblico, un dipedente dell’Inps o un postino.
Fuori dalle mure domestiche le truffe ai danni degli anziani possono avvenire in diverso luoghi
Sempre più spesso gli anziani usano internet incuriositi dall’utilizzo che ne fanno figli e nipoti. Le rete offre infinite possibilità ma nasconde anche dei rischi.
Ricordatevi sempre di: rispondere con un deciso «mi scusi non ho tempo» allo sconosciuto che ti telefona. Respingere senza replica lo sconosciuto che citofona inventando scuse e stratagemmi per entrare in casa. Evitare di distrarsi e di farsi distrarre quando si esce dall’ufficio postale o dalla banca.
(alessandro camera)