Elezioni regionali, tutti i movimenti della sinistra in Valle d’Aosta
Alberto Bertin e Chiara Minelli non sciolgono le riserve; il Pd mette in campo Timpano, Guichardaz e Padovani; Pulz si ricandida e annuncia i primi 14 candidati di Adu
Sul lato sinistro dello scacchiere qualcosa inizia a muoversi in ottica regionali, che non si terranno il 19 aprile, ma il 10 maggio.
Rete civica
Nella lista promossa da Rete civica e Partito democratico iniziano ad approdare alcuni indipendenti.
Come il già consigliere regionale Andrea Padovani. Primo degli esclusi alle regionali del 2018 nella lista di Impegno civico. «Io penso che si debba costruire un fronte progressista ed ecologista – scrive Padovani su Facebook -. Un fronte per il lavoro, per i trasporti pubblici, per la sanità pubblica, per i diritti, per un’amministrazioni pulita e impermeabile alle mafie».
In quota Rete civica, i consiglieri uscenti Alberto Bertin e Chiara Minelli non hanno ancora sciolto le riserve. «Al momento non ho ancora deciso. Bisognerà capire anche quando si terranno le elezioni», taglia corto l’ex Alpe. Minelli, invece, spiega: «Mi è stata chiesta la disponibilità e io sto valutando. La lista comunque sarà aperta ad altre componenti. Vi saranno anche alcune persone che erano state candidate alle scorse regionali con Impegno civico».
Partito democratico
Dal Pd invece iniziano ad arrivare alcuni nomi: come quello di Jean-Pierre Guichardaz, già assessore regionale e il più votato tra i dem nel 2018. Eppure, Guichardaz aveva criticato l’ingresso (sempre negato) in maggioranza di Rc a sostegno del governo Fosson. Spiega: «Io ho sempre criticato la modalità dell’appoggio esterno di Rc. Nel momento in cui ci si interfaccia con interlocutori o si ha la forza o la voglia di impegnarsi direttamente bisogna assumersi anche gli oneri delle scelte politiche. Noi oggi però ci proponiamo per governare».
Jean Pierre Guichardaz e Paolo Cretier in Consiglio Valle
Sulla tanto chiacchierata “influenza” di Elio Riccarand sulla linea di Rc, invece, Guichardaz aggiunge: «Lui non è un manovratore, ma un grande organizzatore. Ha un carattere forte e una grande esperienza politica. Bisogna trovare dei punti di condivisione. I nostri programmi (di Pd e Rete civica ndr) comunque coincidono su moltissimi punti».
La lista dem
Per la lista Pd-Rc, non hanno ancora sciolto le riserve su una possibile candidatura in Regione Michele Monteleone, Paolo Cretier e Antonino Malacrinò. Nomi confermati dalla segretaria regionale dem Sara Timpano.
«Con Rete civica stiamo lavorando bene, abbiamo tanti punti di contatto – spiega Timpano -. Abbiamo scelto questo percorso perché ci sembrava opportuno mettere insieme tutte le forze progressiste. Adu ha deciso di andare da solo, mi spiace ma capisco la loro posizione».
E sempre in ambito progressista, da segnalare la presentazione del nuovo logo di Alliance valdôtaine con tanto di svolta “green”. «Sicuramente non si può parlare di coalizioni – dice la segretaria del Pd -, e parlare adesso di eventuali dialoghi post elezioni è prematuro. Comunque vedremo il loro programma e la loro posizione su temi come “discariche” e “cime bianche”».
Il caso Nasso
Secondo i ben informati, starebbe valutando un posto in lista Rc-Pd anche l’attuale consigliera del M5S Manuela Nasso, ormai ai ferri corti con i pentastellati.
Manuela Nasso
In settimana, Nasso ha scritto su Facebook: «Confesso di essere in un momento particolare in cui sto approfondendo alcune questioni per me poco trasparenti. Io credo che il M5S sia un progetto buono con un programma virtuoso. Chi vuole accentrare “il potere” nelle proprie mani senza condividere e collaborare si è dimenticato di ciò che è il M5S per davvero; io no. Io credo nell’uguaglianza tra tutti nel rispetto profondo tra le persone e tra le visioni, anche diverse, nel nobile obiettivo di provare a migliorare la vita di tutti. Mi sono resa disponibile per essere una candidata, ma ad oggi mi ritrovo esclusa dagli aggiornamenti e addirittura espulsa dalla chat organizzativa dei probabili candidati senza spiegazioni. Ma non importa. Non mi faccio intimorire da questi atteggiamenti, vado avanti per la mia strada, con i miei principi e i miei ideali, a testa alta, contenta del lavoro svolto e dei miei progetti».
Riguardo a un possibile avvicinamento a Rc la consigliera pentastellata spiega: «Ad oggi non ci ho mai pensato. Io credo nel progetto del M5S ma non condivido queste modalità. Nei prossimi giorni farò le mie valutazioni. Con Rc ho un ottimo rapporto e abbiamo lavorato insieme su molti temi. Da loro comunque non ho ricevuto nessuna proposta».
Adu VdA
Daria Pulz
La lista per le elezioni regionali di Adu VdA è quasi pronta. «Siamo messi molto bene, c’è stata una risposta molto forte al nostro appello alla società civile – spiega la consigliera regionale Daria Pulz -. Ora ci siamo concentrati più sulle regionali per una questione di tempistiche, ma i lavori procedono anche per le comunali di Aosta».
E Adu VdA correrà da sola verso piazza Deffeyes: «Per noi non c’è nessuna urgenza di fare matrimoni e accostamenti improvvisati – continua Pulz -. Per noi non sono essenziali prima delle elezioni, dopo invece si potrebbero valutare eventuali accordi, ma solo con i gruppi più vicini a noi».
Riguardo alla svolta “green” di Alliance valdôtaine Pulz commenta: «Non ci si può improvvisare, una pennellata verde possono darsela tutti. Ma devi avere nel DNA l’attenzione alle problematiche ambientali».
Su Pd e Rc, invece, spiega: «L’elettore, anche a sinistra, è giusto che debba poter avere un’offerta completa. Quindi se ci sono diversi orientamenti noi siamo contenti».
La lista Adu
Riguardo alla lista di Adu VdA, potrebbero essere presenti sui tabelloni elettorali molti nomi che erano stati candidati con il fu Impegno civico. Tra questi: Alexandre Glarey, Jeanne Cheillon, Sauro Salvatorelli, Maria Beatrice Feder, Clémy Sandon, Paolo Meneghini, Giulio Gasperini, Marco Sarboraria, Nives Paroli, Felicia Gallucci, Paolo Gino, Barbara Gatti, Carlo Elio Cheney, Claudia Bionaz. Tutti nomi confermati da Pluz che annuncia: «Io mi ricandido». Possibile anche la candidatura di Carola Carpinello.
Aggiunge Pulz: «Per formare la lista abbiamo provato a parlare con tutte le categorie professionali e abbiamo utilizzato un criterio geografico. Oltre a puntare a una buona presenza femminile, abbiamo cercato anche persone di aree vicine alla nostra. Come alcuni singoli di Potere al popolo, che potrebbero essere in lista con noi come indipendenti. Sono contenta che qualcuno abbia deciso di superare gli “steccati”».
L’articolo è pubblicato su Gazzetta Matin in edicola lunedì 9 marzo.
(federico donato)