Emergenza coronavirus: Confidi, fondo da 5,5 milioni per il credito a imprese e liberi professionisti
Sì unanime in II Commissione consiliare alla costituzione del fondo rischi previsto dalla legge regionale anti-crisi
Emergenza coronavirus. Sì all’unanimità della seconda Commissione alle regole per l’accesso al credito delle piccole e medie imprese e dei liberi professionisti per il tramite dei Confidi. A disposizione 5,5 milioni di euro da destinare alla costituzione del fondo rischi previsto dalla legge anti-crisi.
I Commissari hanno audito il presidente della Regione, Renzo Testolin, il Direttore della sede di Aosta della Banca d’Italia, Angelica Pagliarulo, nonché i presidenti di Valfidi, Laurent Vicquéry, Confidi Valle d’Aosta, Pierre Noussan, e Confidi Agricoltori, Giuseppe Balicco.
Il commento
Così il presidente della Commissione, Pierluigi Marquis (Sa). «Il regolamento è attuativo della legge 4 del 2020 che prevede tre tipologie di intervento per l’accesso al credito: investimenti produttivi e infrastrutturali; fabbisogni di capitale circolante, scorte e liquidità; riequilibrio finanziario per la rinegoziazione dei prestiti esistenti, estinzione di linee di credito e adozione di piani di rientro dell’indebitamento, fatta eccezione per le imprese in difficoltà alla data del 31 dicembre 2019.
Con questa proposta di delibera, la Regione, per la costituzione del fondo rischi, assegna 2 milioni 992 mila euro a Valfidi e 2 milioni 508 mila euro a Confidi Valle d’Aosta (le somme sono determinate sulla base dello stock delle garanzie rilasciate a fine 2018). Inoltre, è in previsione la costituzione di un fondo rischi presso i Confidi per un importo di 1,5 milioni da parte della Chambre valdôtaine, con il rilascio di una garanzia del 10%. L’intento è quello di creare una garanzia al 90% dell’importo finanziato».
«Per i rappresentanti dei Confidi valdostani c’è grande aspettativa per questo prodotto volto a favorire l’accesso al credito, che rispetto a quello nazionale presenta l’atout di una durata più ampia dei finanziamenti, pur evidenziando che serviranno ulteriori risorse. I Confidi hanno ribadito la necessità di agire con tempestività perché in due mesi la situazione delle aziende è peggiorata, soprattutto le micro imprese hanno avuto ripercussioni molto forti dall’emergenza sanitaria». «Come Commissione abbiamo espresso alcune raccomandazioni al Governo invitandolo a prevedere, oltre alla rendicontazione semestrale da parte di Chambre e Confidi alla Regione, un’informativa costante alla Commissione sulla fruibilità e l’utilizzo di queste risorse, al fine di capire l’andamento di questa misura e nell’ottica di predisporre un terzo provvedimento legislativo anti-crisi».