Processo Geenna, protagonista la figura di Sorbara: quei “lavoretti” affidati dal comune a Roberto Raffa
Durante l'escussione dei testi chiamati dalla difesa del politico - tra cui anche l'ex sindaco Bruno Giordano - il pubblico ministero ha evidenziato come, nel 2011, il capoluogo regionale abbia affidato alla ditta di Raffa lavori per circa 7 mila euro
«Lavoretti». E’ la parola presente nelle carte della DDA di Torino relative all’inchiesta Geenna utilizzata più volte dall’avvocato Corrado Bellora (difesa Sorbara) e dai vari testi della difesa che sono sfilati in aula nella mattinata di mercoledì 1° luglio nell’ambito del processo aostano.
Il riferimento è ai rapporti tra l’ex assessore del comune di Aosta Marco Sorbara – imputato per concorso esterno in associazione mafiosa – e Roberto Raffa, aostano di origine calabrese arrestato l’anno scorso per 416 bis nell’ambito dell’inchiesta Altanum della DDA di Reggio Calabria; Raffa è già stato condannato in via definitiva a seguito dell’operazione Tempus Venit su un tentativo di estorsione portato a termine dalla cosca Facchineri ai danni della Edilsud dei fratelli Tropiano e della Archeos di Luigi Monteleone.
Protagonista in aula un’intercettazione carpita dagli investigatori nel 2011 (quando il politico non era indagato) relativa a una telefonata tra Marco Sorbara e Raffa.
Qui la trascrizione dell’intercettazione:
S: «Ciao sono Marco Sorbara».
R: «Ciao Marco».
S: «Ciao memorizzati questo numero, l’altro c’è e non c’è questo invece è sempre acceso ok».
R: «Va bene ok».
S: «Si perchè qua diventi pazzo con i cellulari è un disastro è veramente un macello almeno con questo mi trovi sempre ok?».
R: «Ok tutto bene Marco?».
S: «Ascolta volevo chiederti una cosa io ho laggiù al quartiere Cogne la struttura per gli anziani quella dove ci sono gli anziani è una struttura del Comune».
R: «Eh».
S: «Dove devo fare tutta una serie di piccoli interventi non so mettere apposto eh … tinteggiare un sai quelle ante di una volta rifare un piccolo murettino per sei sette mila euro tu potresti fare dei lavoretti del genere ? O non li fai?».
R: «Perchè no… Marco quando si tratta di lavoro facciamo tutto noi».
S: «Eh appunto ho detto per chiamare qualcun’altro ho detto chiamo te non se vuoi te lo fai tu se lo vuoi fare con eh… Giuseppe vedi tu io te lo do a te allora io lascio adesso il tuo numero di telefono al mio dirigente, ok?».
R: «Va bene ok…omissis»
S: «Eh eh bisogna darsi da fare qua pian pianino pian pianino vedrai».
R: «Uh….un alla volta».
S: «Un pò alla volta eh…. noi noi fretta non ne abbiamo lo sai Roberto fretta zero».
R: «Poi noi della fretta siamo contrari …inc… (ride)».
S: «No no io dico sempre piccoli passi anche perchè abbiamo fatto poi adesso lasciamo un po’ parlare la gente e poi rifacciamo di nuovo (ride)».
L’ex segretario generale di Aosta
Durante l’escussione del teste Stefano Franco (ex segretario generale del comune di Aosta), il pubblico ministero Stefano Castellani – citando un allegato alla relazione prefettizia sul comune di Aosta – ha evidenziato come, nel 2011, il comune affidò due lavori alla ditta di Raffa; secondo la DDA di Torino, Sorbara promise a Raffa di far avere lavori del comune di Aosta. I due interventi citati da Castellani riguardano la manutenzione di una pista ciclopedonale (per 1780 euro) e la posa del basamento di un’opera d’arte su una rotonda stradale (circa 5900 euro), lavori effettuati nell’ambito dell’Area A3.
Sulla questione “lavoretti”, l’ex segretario generale Franco ha ricostruito: «A seguito della presentazione di una mozione che prendeva le mosse da un’intercettazione tra Sorbara e Raffa del 2011, nel 2013 il sindaco mi incaricò di effettuare un’indagine interna per verificare se i settori coinvolti avessero affidato lavori alla ditta Raffa. Io chiesi alla dirigente delle Politich sociali di predisporre una relazione. Emerse che era necessario chiedere anche al dirigente dei Lavori pubblici. Quest’ultimo relazionò a me e, infine, feci la relazione che poi presentai al sindaco. Ricordo che emerse il fatto che gli uffici non avevano mai affidati lavori o forniture a quella ditta.Rispondendo alle domande dell’avvocato Bellora, il teste ha precisato che «nel comune di Aosta viene applicata la separazione delle competenze. Gli assessori non hanno poteri gestionali, che invece sono affidati alla dirigenza. La giunta ha solo un potere di indirizzo, il resto spetta alla dirigenza».
L’ex sindaco Bruno Giordano
«Era il 2013. Una mattina arrivai in ufficio e davanti mi trovai un titolone del giornale che riportava un’intercettazione che mi lasciò colpito. Nel dettaglio, il titolo faceva riferimento a un’intercettazione telefonica in cui Sorbara diceva qualcosa come “ci sono alcuni lavoretti da fare…noi non abbiamo fretta…”. Poi sostanzialmente si diceva che c’era la possibilità di svolgere alcuni lavoretti al quartiere Cogne riguardo a muri, muretti e opere di tinteggiatura. Io rimasi impressionato, non me lo aspettavo», ha raccontato in aula l’ex sindaco di Aosta Bruno Giordano.
Bruno Giordano all’ingresso del Tribunale di Aosta
Il teste ha poi aggiunto: «Quel giorno per prima cosa convocai Sorbara e chiesi conto di quest’intercettazione. Poi chiesi a Sorbara se fosse sottoposto a provvedimenti giudiziari. Lui disse di non aver ricevuto nessun avviso di garanzia e poi si mostrò indignato sostenendo che le sue frasi erano state decontestualizzate dal giornale».
L’allora sindaco decise quindi di convocare «il segretario generale e chiesi un’indagine interna per vedere se nelle aree A1, A3 e lavori pubblici si trovava qualche riferimento al rapporto Sorbara-Raffa. Il segretario presentò relazione da cui emergeva che niente fu posto in essere dal comune di Aosta. Nel frattempo era arrivata mozione che chiedeva la censura di Sorbara e il ritiro deleghe (all’epoca l’imputato era assessore alle Politiche sociali in comune ndr). Ci fu un dibattito in maggioranza, ma decidemmo di respingere la mozione in Consiglio».
Sollecitato dalla difesa di Sorbara, Giordano ha poi precisato: «L’indagine riguardava esclusivamente quei lavori di cui si parla nell’intercettazione».
“Lavoretti”, quelli di cui si fa riferimento nell’intercettazione, che non furono mai affidati alla ditta Raffa. A differenza però di quelli citati dal pm, che comunque non rientravano nell’ambito delle competenze dell’Assessorato di Sorbara.
(f.d.)