Social e minori, il garante per l’infanzia Formento Dojot: «Più relazioni e meno virtualità»
Secondo il difensore civico, «è necessario, a mio parere, privilegiare il dialogo rispetto all'utilizzo dei social e del web, che per altro avviene prevalentemente in solitudine. Ovviamente anche il sistema scolastico è chiamato ad un'evoluzione della propria missione: l'educazione digitale, ormai, va implementata adeguatamente»
Social e minori, il garante per l’infanzia Formento Dojot: «Più relazioni e meno virtualità».
«Più relazioni e meno virtualità. Di questo hanno bisogno di ragazzi, perché non confondano la realtà con la finzione di una vita fittizia e siano messi in guardia dai pericoli che possono correre». Così il difensore civico della Valle d’Aosta, Enrico Formento Dojot, nelle sue funzioni di Garante per l’infanzia e l’adolescenza, intervenendo sull’utilizzo dei siti internet e dei social da parte dei minori.
«I soggetti deboli vanno tutelati»
Precisa: «La recente tragedia costata la vita a una bimba di dieci anni, presumibilmente dovuta all’utilizzo di sito informatico interroga tutti coloro che, a vario titolo, hanno la cura dei minori e interpella la nostra sensibilità, che deve essere attentissima. Sappiamo bene che è illusorio impedire ai nativi digitali di utilizzare il web, ma in quanto soggetti deboli vanno tutelati, in primo luogo da parte dei genitori, che sono chiamati alla loro educazione e al loro sano sviluppo».
La scuola
Secondo Formento Dojot è quindi «necessario, a mio parere, privilegiare il dialogo rispetto all’utilizzo dei social e del web, che per altro avviene prevalentemente in solitudine. Ovviamente anche il sistema scolastico è chiamato a un’evoluzione della propria missione: l’educazione digitale, ormai, va implementata adeguatamente».
(f.d.)