Coronavirus, la Valle d’Aosta resta in zona arancione
La conferma arriva da palazzo regionale che ha ricevuto poco fa la notizia dalla Cabina di regia
Coronavirus, la Valle d’Aosta resta in zona arancione.
La conferma arriva da palazzo regionale che ha ricevuto poco fa la notizia dalla Cabina di regia.
A seguito dell’analisi settimanale dei dati da parte della Cabina di regia istituita dal Ministero della Salute, per la Valle d’Aosta viene confermata, fino a domenica 28 marzo compresa, la classificazione in zona arancione.
Classificazione che si basa su dati e parametri rilevati negli ultimi 14 giorni e che sarà confermata dall’Ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, la cui pubblicazione è prevista entro la mattinata di domani.
La situazione epidemiologica rimane stabile in Valle d’Aosta, che conferma, dai dati del monitoraggio relativi alla settimana 8-14 marzo, uno scenario di tipo 2 (‘Situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo’). La classificazione complessiva di rischio della regione alpina resta “moderata”, con una crescita tuttavia di casi e focolai.
L’indice Rt sale a 1,42 (era 1,4 la settimana precedente).
I nuovi casi di contagio della scorsa settimana sono saliti a 191 ogni 100 mila abitanti (erano 74,3 nei sette giorni prima).
L’appello alla prudenza
Il presidente della Regione Erik Lavevaz a seguito dei dati attuali, che registrano un notevole peggioramento dei contagi in Valle d’Aosta, invita la popolazione alla prudenza e all’osservanza delle misure da adottare per il contenimento del virus.
Nel Report n.44 della Cabina di Regia di Ministero e Istituto superiore si Sanità si ribadisce infatti per la Valle d’Aosta la necessità, anche alla luce dell’aumento sostenuto della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità.
È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile.
Confermate le disposizioni adottate dal presidente Lavevaz della scorsa settimana.
In sintesi: restano chiusi bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, musei e luoghi di cultura; restano aperte le altre attività commerciali fino alle 18; confermati asporto e consegne a domicilio; libera circolazione per i valdostani entro i confini regionali anche per raggiungere le seconde case; consentite passeggiate e sport all’aria aperta; coprifuoco dalle 22 alle 5. Nessuna novità per le scuole: infanzia, elementari e medie in presenza e superiori al 50%.
La situazione in Italia
Resta fermo a 1,16 l’Rt nazionale, ovvero l’indice di contagiosità del Covid, un’incidenza che, secondo gli esperti dell’Iss, «impone il massimo livello di mitigazione possibile».
L’Italia è divisa tra arancione e rosso, la Sardegna esce dalla zona bianca per passare subito in arancione, colore assegnato anche la Molise che, dalal zona rossa, vede mitigare le restrizioni.
Le altre regioni confermano i loro colori.
(re.aostanews.it)