Caso Sirio: mancati stipendi, scioperano ancora lavoratrici dei bar degli ospedali di Aosta
L'ospedale Parini di Aosta
POLITICA & ECONOMIA
di Alessandro Bianchet  
il 06/05/2021

Caso Sirio: mancati stipendi, scioperano ancora lavoratrici dei bar degli ospedali di Aosta

La società che gestisce i bar dei nosocomi Parini e Beauregard ha visto sciolto il cda dal Tribunale di Bologna; l'astensione dal lavoro è fissata per venerdì 7 e martedì 11 maggio

Caso Sirio spa, nuovo sciopero per le lavoratrici di bar degli ospedali Parini e Beauregard.

Questo quanto deciso da Filcams-CGIL, Fisascat-CISL, UILTuCS e Savt Tourisme, che dopo aver annunciato lo stato di agitazione, sono passati ora alle maniere forti, annunciando uno sciopero per tutti i turni di lavoro delle giornate di venerdì 7 e martedì 11 maggio.

La storia

Secondo quanto lamentato dalle sigle sindacali, la protesta dei confronti della Sirio s.p.a., società che gestisce i bar dei due nosocomi regionali, è dovuta alla mancata erogazione degli stipendi di marzo e aprile, «nonostante gli impegni assunti in proposito dall’azienda dopo la mobilitazione per gli stessi motivi effettuata lo scorso 9 febbraio e i vari incontri con il sindacato nazionale» si legge nella nota diffusa dalle sigle sindacali.

Situazione precaria

Ma la Valle d’Aosta non è per nulla sola, come spiega il portavoce dei sindacati, Raffaele Statti.

«Analoga situazione è vissuta dai dipendenti della Sirio in altre Regioni – sottolinea il segretario UILTuCS -. A peggiorare il quadro, già precario, c’è poi la revoca, disposta dal Tribunale di Bologna, del mandato del Consiglio di amministrazione della società e la nomina di un amministratore giudiziario».

Questa, però, potrebbe essere una buona notizia per le lavoratrici.

«Il commissario ci ha resi edotti del provvedimento di sequestro dei conti correnti a partire dal 24 aprile 2021 – continua Statti -, cui vanno ad aggiungersi vari sequestri immobiliari di proprietà».

I soldi, ora, potrebbero arrivare.

«L’amministratore giudiziario ci ha comunicato che le banche hanno garantito, una volta sbloccato il sequestro, la nuova piena operatività dei flussi e degli affidamenti bancari – spiegano ancora i sindacati -. La piena operatività è necessaria e indispensabile per il pagamento delle retribuzioni e dei fornitori».

Futuro incerto

La situazione, però, resta comunque poco rosea.

«Le tensioni tra le lavoratrici non riguardano solo i mancati stipendi – conclude Statti -, ma anche l’incertezza del futuro e del mantenimento del posto di lavoro. Per questo, come organizzazioni sindacali, sollecitiamo i dirigenti preposti dell’USL valdostana ad attivarsi per un cambio di gestione e per garantire uno dei servizi necessari agli ospedali di Aosta».

(al.bi.)

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